Domande e risposte sul wrestling italiano | Nino Baldan - Il Blog

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Topolini, Kombattini, Bim Bum Bam di Nino Baldan

3 ottobre 2014

Domande e risposte sul wrestling italiano

Il gruppo fondatore della ICW negli studi di Game Network (2000)

Su questo Blog non ho ancora affrontato un argomento che ha rappresentato una parte importante della mia vita: sto parlando del wrestling italiano. I motivi? In primo luogo per la mia distanza dall'ambiente ormai da tanti anni, e successivamente perché nell'ultimo periodo i miei interessi hanno spaziato (anche) verso altri orizzonti.

Ma avendo letto in giro per la rete alcune inesattezze sul mio conto, mi sembra opportuno fare un po' di chiarezza e tornare ad analizzare la mia esperienza all'interno di quel mondo, rispondendo ad alcune domande che spesso mi sono state poste.


- Sei stato veramente tu a creare il wrestling italiano?

Sicuramente è stata una mia idea quella di creare la ICW, prima federazione italiana che nel 2000 ha radunato a Venezia appassionati di tutto lo stivale per l'organizzazione di "Inauguration Day". Nei mesi successivi la realtà si è evoluta, costituendosi in società sportiva con tanto di statuto capace di dar vita ad altri eventi come "La Legge del Più Forte", "Pandemonium", "Live in Rome" ecc.
So che all'epoca, nell'area torinese, era già attiva la IWS di El Dinamico (Repubblica Dominicana) che faceva esibire atleti stranieri. Come non escludo che altri lottatori italiani fossero già in forza in altre realtà europee.

Crusher (il biondo, io) vs The Judge a Live in Rome (2002)


- Perché hai lasciato la tua ICW?

Già nell'atto costitutivo, mi accorsi che per la mia minore età non avrei potuto entrare nel direttivo, nonostante fossi stato l'ideatore. Venni così assegnato al booking team insieme ad altri due sceneggiatori con i quali non condividevo l'idea di wrestling (puntato sull'entertainment io, sull'azione sul ring loro); nelle nostre riunioni venivo di conseguenza sempre messo in minoranza.
Cominciai a non riconoscermi più in quella realtà. Nel 2002, preso dal rancore, compii un gesto impulsivo dettato dalla mia giovane età: cancellai il sito internet, lo sostituii con una pagina polemica e me ne andai. Una cosa che a mente fredda non rifarei più, verosimilmente darei le mie dimissioni in privato.


- Poi te ne sei andato a Messina?

Mentre ero ancora in forza alla ICW, feci un viaggio in Sicilia con altri lottatori della federazione: lì incontrai altri appassionati della disciplina che all'epoca gestivano la IWA.
I mezzi erano piuttosto precari (gli show si disputavano in un capannone), ma mi colpì l'apertura mentale dei suoi organizzatori Federico "Hunter" Di Pietro e Marcello Crescenti e la vicinanza del loro wrestling con il mio: moderno, irriverente, basato sulle storie e sull'intrattenimento.
Così, dopo essermene andato dalla ICW, raggiunsi immediatamente Messina insieme a Frost e Bulldozer, con i quali condividevo la medesima visione della disciplina.

Baldan con Bulldozer a bordo ring a XIW War (Messina)
Con Bulldozer a bordo ring a XIW War (Messina)

Nel 2003 la IWA diventò XIW, e iniziarono i primi show all'aperto davanti ad un pubblico.
Con Frost e Bulldozer creammo una stable di "invasori" che chiamammo "la vera ICW"; mi fu data carta bianca per la stesura delle sceneggiature che mi permisero di esprimermi a 360°: colpi di scena, cambi di alleanze, personaggi bizzarri e "adulti".
Fu probabilmente il periodo migliore della mia esperienza nel wrestling italiano; ricordo arene strapiene, persone che mi fermavano chiedendomi come sarebbe andata a finire tale storyline.

La "vera ICW" al completo: Frost, Baldan, Confine e Bulldozer
La "vera ICW" al completo: Frost, io, Confine e Bulldozer


- Poi cos'è successo?

La XIW intraprese una collaborazione con la NuWrestling, agenzia italiana che forniva lottatori internazionali ex-WWE del calibro di Rikishi, Billy Gunn e Johnny Stamboli. L'organizzazione degli eventi passó pian piano nelle mani della stessa società, i wrestler italiani calarono di numero fino ad includere la sola direzione XIW, e la stesura delle trame diventó affare di chi forniva gli atleti ed investiva su di loro.
Progressivamente, anche il marchio XIW scomparve dalle locandine.

In quel periodo rimasi comunque a fare il manager: ricordo con emozione i momenti in cui accompagnavo sul ring gli stessi lottatori che vedevo in Tv e che impersonavo nelle mie sessioni con il Nintendo 64!

Rikishi alle prese con Baldan a Eboli
L'ex-WWE Rikishi alle prese con il sottoscritto (Eboli - Salerno)


- Cos'è stato il caso "Buona Domenica"?

Nel 2005, dopo la morte di Eddie Guerrero, ricevetti una chiamata da Italian Warrior.
Il lottatore mi disse di essere in contatto con "Buona Domenica" che cercava tre wrestler italiani per una breve dimostrazione più spiegazione tecnica da tenersi nella puntata successiva. Il fenomeno-wrestling si trovava al suo picco; avrei dovuto essere della partita insieme a lui e a Bulldozer.

Partii per Roma: l'emittente ci pagó il volo e ci riservó un hotel (non ottenemmo alcun compenso, lo specifico). Provammo nello studio per tutto il pomeriggio, in un'atmosfera di simpatia e cordialità: era previsto uno scambio di mosse (nel quale io mi sarei intromesso ricevendo un pugno), seguito da una sorta di talk show dove avrei personalmente spiegato la nascita della disciplina e il suo impatto in Italia, oltre a spendere qualche parola per il dramma di Eddie Guerrero.

Il giorno dopo peró, a pochi minuti dalla messa in onda, giunse negli studi Maurizio Costanzo (che non avevamo ancora incontrato), accompagnato da quattro componenti della sua scorta.
Il presentatore prese in mano la scaletta e decise di suo pugno di attuare dei cambiamenti: a spiegare il fenomeno sarebbe stato, in pochi secondi, l'ignaro Ron Moss (Ridge di Beautiful) per il solo fatto di essere americano. Noi fummo relegati ad una scenetta di una manciata di minuti, interrotta dallo stesso presentatore con la frase "è troppo tarocco".
Senza neanche aver spiegato perché eravamo lì.

Conservo ancora rabbia e frustrazione per un momento che avrebbe potuto giovare al wrestling italiano, ma del quale noi stessi siamo risultati vittime.

Baldan con Bulldozer a Buona Domenica
Con Bulldozer a Buona Domenica


- Perché poi hai iniziato ad avere un atteggiamento arrogante su internet?

Si trattava di una operazione pubblicitaria in vista di un mio coinvolgimento nella FCW, dove avrei dovuto esordire come heel (cattivo) continuando il lavoro lasciato a metà con la XIW. Poi le mie esigenze lavorative hanno fatto saltare tutto, terminando di fatto la mia esperienza nel wrestling italiano.


- Quali sono i wrestler che ritieni di aver "scoperto"? 

Sono fiero di aver avvicinato al wrestling molti atleti che successivamente hanno sfondato in campo nazionale ed internazionale, tra i quali voglio ricordare Frost (primo storico campione ICW), Manuel Majoli (ora in forza alla Michinoku Pro Wrestling in Giappone) e Italian Warrior.

Italian Warrior
Italian Warrior


- Tornerai?

Nella vita esistono delle priorità, a volte ci si vorrebbe divertire ma non ce n'è il tempo…
Diciamo che non mi dispiacerebbe un giorno poter mettere mano a qualche altro booking, per renderlo "piccante" con qualcuna delle mie idee, e, perché no, farmi rivedere in qualche palazzetto… Tutto dipende da come questi impegni riescano a trovar posto nella mia vita già abbastanza piena!

Nino Baldan

(aggiornamento 2019: sul mio coinvolgimento nella disciplina ho poi pubblicato un libro, "Io e il wrestling italiano", del quale potete ottenere maggiori informazioni cliccando qui.)


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