Intervista a Bulldozer (il wrestling italiano) | Nino Baldan - Il Blog

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Topolini, Kombattini, Bim Bum Bam di Nino Baldan

8 ottobre 2014

Intervista a Bulldozer (il wrestling italiano)

Dopo le mie considerazioni sulla mia esperienza nel wrestling italiano, ecco un'esclusiva intervista all'ex campione italiano di wrestling Bulldozer, che si è gentilmente concesso per rispondere a qualche domanda, e a svelare qualche retroscena della sua militanza in numerose sigle italiane.

The Italian Bigfoot - Bulldozer

Ciao Bulldozer e benvenuto sulle pagine di Nino Baldan - il blog.
Oltre ad un'importante figura per il panorama italiano sei un amico, e ti ringrazio per la tua disponibilità. Innanzitutto ti volevo chiedere come ti sei avvicinato al wrestling?

Inanzitutto grazie a te Nino per avermi scelto per questa intervista.
Dunque tutto cominciò nel lontano 1982 quando vidi a Genova (mia città natale) su Super Six i primi incontri di catch giapponese… fu amore a prima vista.

Come sei venuto in contatto con la ICW nel momento della sua nascita? 

Dunque,tutto cominciò nel 2000,quando grazie ad una ricerca internet mi imbattei in un forum (di cui tu ne eri un creatore) dove vi era postato un pò di notizie inerenti a questa federazione italiana.
Ricordo che il primo post che lessi era proprio un botta e risposta tra te "Crusher" e "The Judge", una sfida nella sfida che sarebbe poi dovuta finire su di un ring.

Poi decisi di scriverti un email, dove tu mi desti molte informazioni su come entrar a far parte della federazione che avevi fondato,e che altri ne avevano sposato il progetto.
La mia esperienza iniziò proprio a Pandemonim 2001, quando arrivai a Torino per conoscere tutti.


Bulldozer con Emilio Bernocchi ai tempi di ICW Pandemonium (2001) 

Ricordo benissimo che presi contatto anche con l'allora Mr Excellent alias Emilio Bernocchi che fu molto disponibile e gentile con me, e mi indicò come arrivare al luogo… dicendomi che avrei potuto avere una parte nello stesso show,al fine di presentarmi.
In effetti quel giorno c'era pure la tv, una trasmissione di Italia Uno di nome "Mosquito", che ci intervistò tutti, ed il ring era noleggiato dalla IWS, di Sergio Noel.
Ovviamente eravamo agli antipodi, ma tralasciando il giudizio tecnico dei match, fu davvero una giornata stupenda per me, perché finalmente stavo per coronare il mio sogno di fare wrestling nel mio paese.

Com'è stata la tua esperienza all'interno della ICW? Inizialmente condividevi la loro idea di wrestling? 

Nei mesi a venire decisi di frequentare attivamente la federazione,e vi furono delle parentesi "belle e importanti" dove ci allenammo a Torino con il Maestro Sergio Noel, e poi didatticamente ad Aosta ospiti di Thierry Tsunami e Fulvio Puck, (ho messo nome e gimmick) che sono stati davvero gentili nel ospitarmi ogni volta,specialemente Thierry che ha messo a nostra disposizione casa sua, ci ha fatto sedere alla sua tavola come fossimo di famiglia, e ci hanno messo a disposizione la palestra del loro paese, con cui tutti insieme dividevamo momenti di agregazione in nome del wrestling.
Certo, eravamo dei green, ma già in qualcuno si intravedeva la stoffa, specialmente in Manuel Majoli, per citarne uno su tutti.
Però tutto sommato eravamo privi di esperienza, sia mentale,che pratica, e molti non avevano i mezzi economici per affrontare un percorso extra italiano che potesse farci fare il salto di qualità… mentre chi li aveva magari studiava, e non era intenzionato ad abbandonare l'università. 

Bulldozer a ICW Live in Rome (2002)

Una cosa è certa, che fino alla fine del 2001 nella ICW che ho frequentato io c'erano valori veri, e unione, cosa che purtroppo, per varie colpe (anche mie) si è andata ad afievolire. Ma la risposta a distanza di anni me la sono già data, ed è il fatto che mancava la testa, l'esperienza, e c'era troppo campanilismo, si ragionava con la pancia e con il cuore, non con l'esperienza che contraddistingue un vero lottatore.
Io penso che sono esperienze che nella vita si possono presentare a chiunque, e servono per crescere ed elevarsi ad un rango più alto… sia che si resti da una parte, sia che si decida di prendere un altra strada.

A distanza di molti anni penso che quell'esperienza sia servita a tutti per migliorarsi, e per rafforzarsi dentro, perché di situazioni come le nostre ne accadranno ancora molte altre, in realtà diverse, ma sotto la medesima forma.
Quello che mi sento di dire oggi è che la ICW nel bene e nel male fa parte della mia storia, ed io nel mio piccolo e con un breve periodo anche nella sua. Che sia stata bella o brutta, oggi, conta relativamente, ma è un esperienza che mi è stata molto utile per quello che sono diventato.
Per poi tutto quello che è successo tra me, te, Nicola (Frost), Francesco Duse (Axel Fury),e la ICW è storia risaputa da molti, e credo che ognuno abbia avuto il tempo necessario per farsene una sua opinione. Per cui quello che conta oggi "a mio modesto parere" è il rispetto del lavoro altrui, qualunque esso sia, anche se non ci può piacere, ma purchè sia fatto seriamente e con passione. Altra cosa è il giudizio… anche se...penso che giudicare l'operato altrui in molti casi non sia molto professionale.
Il giudizio lo lascio sempre a chi è preposto a farlo, cioè al pubblico. 

Poi hai iniziato ad presenziare nello stesso periodo anche agli show IWA a Messina.
È stata questa esperienza a farti maturare l'idea di lasciare la ICW?

Si esatto.
Io già allora avevo un idea globalistica del wrestling italiano, e con un ricerca venni a conoscenza di una realtà del meridione d'Italia, situata in Sicilia, precisamente a Messina.
Vidi un pò di filmati, e cercai di documentarmi su cosa stessero facendo quei ragazzi al sud, cercando di capirne i progetti e confrontandoli con il lavoro della federazione di cui facevo parte.
Beh facevano tutt'altro prodotto.
Erano diversi. Ma era quel doverso che a me attirava molto ,perchè come me "amavano rischiare", cosa che in ICW non era molto pensiero diffuso, anzi, c'era una linea molto pacata e moderata, e si aprocciava diversamente ad ogni cosa.
Ovviamente non è detto che era meglio un pensiero o un altro, ma io mi identificai da subito meglio in quello Messinese, tanto che… presi contatto con l'allora web master Federico Di Pietro, che era anche un lottatore, e presi un treno da Genova, per andare in quella meravigliosa terra...di cui mi innamorai a prima vista: "la Sicilia"

Mi inserirono in un loro spettacolo,venne tutto meglio di come pensavamo, e da li si creò un rapporto di fratellanza, che ancora oggi va avanti più rafforzato che mai.

Fu una scelta che mi portò a diatribe con alcuni componenti della ICW che non vedevano questa mia collaborazione di buon occhio, perciò quando capii che la maggioranza era contro di me, e che non mi sentivo più sereno ,lasciai con dolore, non lo nascondo, ma lasciai la ICW. E iniziai un percorso duro e pieno di sacrifici con la IWA, che poi diventò XIW, quando fece il salto da Backyard a Indy.

Raccontaci dei tuoi anni alla XIW, e del tuo rapporto con la sua direzione.

Dovrei scrivere un libro per farlo  ma cercherò di essere sintetico, anche se non è facile davvero riassumere 12 anni di appartenenza ad un federazione, sia nel bene che nel male.

Comunque come tu sai, poco dopo la mia diatriba altri decisero di seguirmi ,e cioè Frost, tu, Duse, direi la creme della creme, o meglio pezzi importantissimi di quella realtà.
L'inizio fu bellissimo. Comprammo un vero ring… prima di quello ve ne era uno artigianale.
Poi scendemmo più volte a Messina per allenarci, e facemmo alcuni spettacoli pre XIW, ancora con la IWA, ai quali presero parte molti wrestler noti al panorama italiano, faccio alcuni nomi...Psyco Mike, The Greatest (che poi entrò in XIW), Manuel Majoli, e voi stessi.

Passò un pò di mesi e fu creato il primo vero evento XIW, Revolution 2002. In quel di Mili San Marco (ME).
Quella sera la piazza della chiesa era strapiena,la gente era molto carica, perchè io ero un Heel, ed avevo infiammato la folla, facendo la parte del Padano che veniva in Sicilia per conquistare il titolo ad un Messinese.
Quello show fu un vero successo,ed ancora oggi ricordo la mia emozione nel combattere là.
Persi la finale del titolo contro l'allora Xtreme Mark, in un match pieno di colpi di scena ed interferenze.
La folla era in visibilio, e alla fine dello show conobbi molti amici siciliani che ancora oggi mi onoro di conoscere ed avere nel mio cuore.
Poi  passarono i mesi… e creammo la stable della "vera ICW": quella fu una tua idea, con il mio zampino...
Ma la volemmo fare molto shoot, molti pensavano fosse un work in vista di una invasion dell'altra fed, ma in realtà la ICW, "quella istituzionalizzata", non ne sapeva nulla, e decise di non rispondere… se non cambiare il logo per non identificarsi in quello orginale...che tu usavi perchè ne detenevi la patria potestà.

Facemmo uno spettacolo in uno stabilimento balneare, XIW WAR 2, dove io presi la mia cintura di campione XIW per la prima volta… e la difesi in tutti i restanti show.

XIW WAR 2: Bulldozer (tra il sottoscritto e Confine) vince il titolo XIW

Da li a poco iniziarono per me i primi screzi in XIW… purtroppo non vi era  ancora la completa maturità da parte di tutti,e per ragioni  e persone che facevano parte di quella realtà il nostro rapporto si incrinò, io decisi di non partecipare al Match del Cuore per difendere il titolo con il nuovo Italian Warrior, e fui destituito del titolo, e sospeso dalla federazione.
Per poi essere licenziato dopo il mio approdo in FCW a Milano,dove gettai la mia cintura "ancora in mio possesso" nel cestino in un promo con The Greatest.

Come vedi nonostante il cambio di federazione in una realtà più consona alle mie credenziali, non eramo ancora tutti del tutto professionali, e fecemmo una serie di errori da ambo le parti.

Fortunatamente quando le persone si vogliono veramente bene, si capiscono, e cercano di capire il perchè il loro rapporto di è interotto, cercando una soluzione… ma trovandola avendo una convinzione comune...l'essere se stessi nella massima trasparenza di se stessi. Ed è davvero per quello che nei momenti di difficoltà il mio rapporto con la XIW non si è più interrotto da allora. Vuol dire che nel 2001 la mia sceltà è stata giusta, ed il mio istinto non mi ha tradito

Parlaci di Italian Warrior e della tua collaborazione all'interno della UIW 

Bene,questo è un capitolo importante della mia carriera.
Ricordo che in quel periodo Italian Warrior decise di lasciare vacante anche lui il titolo XIW, che vinse al Match del Cuore, e decise di crearsi una realtà tutta sua, come hai detto e citato tu stesso la United Italian Wrestlers, federazione che tutt'ora esiste attivamente.
Io in quel periodo ero alle prime esperienze da Free, collaboravo sia con la Xiw, che con la Fcw, diciamo che iniziava a passare in quel periodo la mentalità di fare più esperienze senza ghettizzarsi in una sola federazione.
Purtroppo c'è stato un periodo in cui le federazioni erano tutte contro tutte (sulla carta non sembrava,ma nei fatti era così), dove i lottatori venivano in alcuni casi avvisati… se andavi da qualcuno rischiavi di essere messo come seconda scelta ,oppure peggio ancora non bookato. Ovviamente io parlo perchè ne ho le prove, e non ho timore di nessuna smentita.
Ma torniamo a noi… andai in Uiw, e Italian Warrior mi affidò la parte di pubbliche relazioni circa i lottatori esteri,vista la mia conoscenza di molti avendo militato in NWE.

Bulldozer vs Italian Warrior a Venezia (2006)

Restai li per un pò di anni,e fortunatamente non mi fu mai chiesto di dare un esclusiva.
Una cosa è certa,la UIW di quei tempi pagava ingaggi che nessuna federazione italiana poteva permettersi,anche grazie al fatto che lo stesso Warrior (non ne aveva mai fatto mistero lui stesso) era economicamente un benestante… se non di più. Molti vennero a combattere in quel periodo nella UIW, venivano pagati di viaggio ed ingaggio prima di iniziare lo show...ricordo ancora il buon Warrior che quando arrivava ogni gruppo chiedeva loro quanto avessero speso… senza chiedere alcuna ricevuta...tirava fuori la fisarmonica  e op op din din… pagava tutto. 
Che dire… il mio rapporto con Warrior? Ottimo sul piano umano e sportivo, ma lui aveva delle idee molto chiare, e ti parlava altrettanto chiaro...del tipo " queste sono le regole,qui comando io… se non ti sta bene… quella è la porta".
Non c'è che dire… un uomo di parola e fatti. Io personalmente devo ringraziarlo perchè mi ha aiutato tanto nella vita, e se pensi che l'unico incontro della sua carriera che ha perso lo ha donato a me… questo te la dice lunga di quanto tenesse a me.

Poi purtroppo lui ebbe dei problemi personali e dovette lasciare la conduzione della federazione a altri, restandone sempre il proprietario, e con me improvvisamente si interruppe il rapporto forse perchè dissi come la pensavo in un post privato...e lui me lo cancellò senza avvisarmi. La cosa mi dispiaque molto, e così visto che mi era stata tolta la parola maleducatamente su un argomento che discutevo in piena serenità...decisi di accettare altre proposte di booking… e questo può essere che da alcuni sia stato ricevuto come una mancanza di correttezza… ma in realtà la mia era solo una reazione motivata da una censura inutile. Ma non biasimo Italian Warrior, lui è fatto così, è una persona fantastica dal piano umano, ma quando deve essere duro tralascia ogni cosa ed agisce. Non gli e ne faccio una colpa,sono sicuro che se io fossi andato da lui avrebbe capito...ma invano io ho aspettato che una volta sola nella vita avesse fatto un passo avanti lui. E purtroppo così non è stato. Sai Nino...ho detto tutto ciò perchè in tutta la mia carriera lui è stato quello che mi ha addolorato di più perdere, perché lo consideravo come un fratello maggiore, gli volevo...e gli voglio ancora tanto bene,e sono sicuro che un giorno capirà e che torneremo insieme a far qualcosa.

Da allora non so più nulla di lui, e la cosa mi rattrista molto. Se quello che pensa e che io volessi pensare a me stesso è in errore… io ho sempre scelto nella mia vita le strade meno accomodanti e difficili...se avessi voluto avere una federazione nelle mie mani oggi…serebbe bastato che avessi sempre detto… si ok...si va bene tutto...e sono certo che avrebbe delegato me in quel tempo a gestire tutto. Io invece molte volte ho incrinato delle amicizie proprio perchè quando vedo una cosa che non mi piace mi faccio avanti....e se devo muovere una critica lo faccio… ma serve soltanto a migliorare un rapporto di amicizia e collaborazione… a farlo elevare ad un rango migliore… a rafforzarlo. 
Le cose che durano di più e bene sono proprio quelle che hanno passato ogni problema in massima trasparenza… perchè non è vero che un amico deve sempre dirti "si" va bene" e difenderti sempre. Quando hai sbagliato è giusto che te lo faccia notare, e se lo fa è perchè ti vuole bene… e non è un ruffiano.

Raccontaci i tuoi ultimi anni all'interno del wrestling italiano: hai spesso annunciato il tuo ritiro dalle scene, ma sei sempre tornato sul ring. Una scelta dettata dal cuore? 

Si dal cuore e dalle motivazioni.
Ho rischiato per ben due volte di chiudere anticipatamente la carriera...
La prima appena dopo aver vinto il titolo in UIW, quando mi feci molto male al ginocchio, e restai fermo per mesi...
Mi consigliarono di operarmi… ma io rifiutai per il fatto che non potevo permettermi un lungo stop… quindi… sono andato avanti per anni cercando di rischiare un pò meno nei vari match… e quindi limitandomi a proiezioni diverse che non dovessero sollecitare il ginocchio destro.
E' stato molto difficile...
Poi dopo l'ultima mia esperienza finita in TCW le mie motivazioni erano ridotte al lumicino… ed ero proprio intenzionato a darmi un termine per dire basta. Ma grazie alla Hall of Fame della XIW stessa… ho riaquistato fiducia interiore… e quindi sto cercando di allungare il fatidico giorno dell'addio al wrestling lottato.
Purtroppo devo essere realista, fisicamente sono messo maluccio rispetto ad anni fa… peso sicuramente meno… ma sono troppo fermo da tempo, e mi ci vorrebbe una serie di incontri per rientrare in forma.
Al momento ho dei progetti con alcune realtà, penso che qualcosa si muoverà nei prossimi mesi, ed è sicuro che dove lotterò saranno ambienti e persone legate molto a me, sia umanamente che professionalmente, non sono assolutamente interessato ad andare a combattere gratis, perchè a differenza di altri che evidentemente si considerano zero, io mi considero un qualcuno che dopo 14 anni merita quanto meno un rimborso spese, ed un "simbolico" ingaggio.

Bulldozer introdotto nella Hall of Fame della XIW dal presidente Crescenti

E' anche questo il motivo che mi ha fatto fermare per un pò… perchè in questo paese ci sono tante realtà,che si definiscono "federazioni di wreslting", ma purtropo sono dirette tra amici…e molte volte quello fa si che le scelte non siano fatte per capacità e merito,ma solo per simpatia di gruppo.
Il fatto poi di avere delle fantomatiche "scuole di wrestling" senza la presenza di un ring, e senza la presenza di un "VERO" istruttore la dice lunga sul livello di professionalità di queste.
Ovviamente io non mi permetto oggi stesso di aprire una scuola di wrestling, pur sapendo combattere, ed avendo avuto le giuste esperienze… perchè non basta.
Quando in Italia tutti capiranno che per essere competitivi bisogna avere l'umiltà di farsi aiutare da chi è più bravo e ha più titoli… fino ad allora il livello non si alzerà mai. 
E' la mentalità professionale che ti fa fare il salto di qualità, se manca quella puoi solo far ridere agli occhi dei professonisti di Europa, America e Messico.

Cosa ci dici della tua controversa partecipazione a Buona Domenica?

Bulldozer alle prese con Italian Warrior a Buona Domenica

Che era meglio non andarci… averlo saputo prima che Costanzo di punto in bianco avrebbe ridicolizzato tutti e tre, wrestling compreso… senza avvisarci.

Molti hanno fatto andare la bocca non sapendo nulla… e credendo che la nostra fosse stata solo una partecipazione per esporci al grande pubblico… ed io mi domando… almeno per chi mi conosce... Ma sarei stato così imbecille da accettare una cosa simile sapendo che mi sarebbe costata quella figura?? Avevamo un copione stabilito con il regista, era tutto prestabilito punto su punto, e sarebbe uscito un match che finiva sulle persone, ce le saremmo date di santa ragione.. .volevamo fare vedere quanto crudo poteva essere il wrestling. 

Ovviamente io non potevo fare una last ride a Costanzo… anche se forse sarebbe stato meglio, a quest'ora qualcuno mi avrebbe quantomeno fatto una statua, ma ho dovuto adeguarmi, e ho potuto solo dire che il doping esiste anche in sport dichiarati "agonistici"… il pubblico ha iniziato ad applaudirmi… e se ti ricordi il cordinatore del pubblico dietro le quinte gli ha detto subito di smettere.

Se oggi mi dovessero chiamare a trasmissione finte come quella me ne fregherei dell'esposizione, e rifiuterei, o al limite accetterei, ma con delle clausole scritte, che prevederebbero delle penali importanti se venissero cambiate in corso d'opera. Allora non sapevamo che poteva succedere quello che ci è successo… e putroppo è andata come è andata.

Raccontaci un po' il Bulldozer fuori dal ring: che cosa fai nella vita? Sei sentimentalmente legato? Hai ancora qualche traguardo che ti prefiggi di raggiungere?

Allora, nella vita sono un 40enne con laurea breve in folosofia delle religioni, ma sono anche tecnico delle telecomunicazioni, e lavoro per conto della Vodafone a Milano; il wrestling non è più una professione da molti anni… lo è stato per qualche periodo quando lavoravo per la NWE, e poi stop.

Ti anticipo che presto collaborerò con una importante palestra di wrestling che sorgerà a Milano, e a questa sarà associata una Federazione.
Ci saranno novità importanti,sarò adetto alle pubbliche relazioni e assieme a dei collaboratori promuoverò Show di wrestling.
Ovviamente combatterò pure io!


Circa la vita sentimentale sono felicemente Single, diciamo che la mia ultima esperienza di coppia è stata un anno fa con una donna più grande di me… e da li ho capito di andare bene solo da Single. A meno che non trovo una disposta a sopportarmi in tutto e per tutto sarà davvero difficile che io possa avere una donna fissa. E poi a me piace la libertà, i legami condizionati non mi sono mai piaciuti, preferisco l'amicizia ed il divertimento ad un rapporto monotono dove tralasci amici e altro per dedicarti ad una sola persona... almeno questo è quello che preferisco io dopo 25 anni di esperienza.

Grazie Bulldozer per avermi concesso questa preziosa intervista, ti auguro tantissima fortuna nelle tue esperienze future, e chissà che le nostre strade non si incrocino di nuovo!

Nino Baldan

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2 commenti:

  1. Gran bella intervista, molto interessante, soprattutto per chi come me è interessato alla storia del wrestling Italiano.
    Grande Bulldozer e grande Nino per queste chicche ^_^
    Speriamo di vederne altre.
    Rudi "Rux" Cage n1

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