Le 12 parole che le nonne sbagliavano (terza parte) | Nino Baldan - Il Blog

18 novembre 2014

Le 12 parole che le nonne sbagliavano (terza parte)

Continua il grande successo de "le 12 parole che le nonne sbagliavano", incentrato sugli strafalcioni lessicali compiuti dalle mie nonne madrelingue veneziane!

La prima e seconda parte si sono saldamente imposte ai primi due posti della classifica dei post più letti di sempre, così ho pensato di continuare, scrivendo anche una terza puntata con altri termini che le volte scorse ho tralasciato, ma non certo meno divertenti!

Pronti…via!

25) "Butichè"


immagine da it.paperblog.com

Noi giovani saccenti lo chiamiamo beauty case, ma una volta non esisteva, c'era il butichè.
Nel butichè si riponevano i trucchi, i rossetti, le cose da bagno.
Il butichè di solito stava in bagno, sopra la lavatrice, ma era pratico anche da chiudere e mettere in valigia. Butichè perché…è elegante, come qualcosa preso in una butìk.


26) "Bòide"


immagine da thermaltt.com

Già all'epoca leggevo Topolino e vari fumetti, sapevo che "bolide" fosse sinonimo di "grossa automobile", ma caddi dalle nuvole quando in montagna mia zia mi raccomandò di non scaricare il bòide mentre mi facevo la doccia con l'acqua calda.
Sarà stata una caldaia molto potente, visto che la paragonava ad un bolide.
Il bòide, la Maserati del nostro bagno.


27) "Mertilli"


immagine da mr-loto.it

Non ho mai capito perché le nonne li chiamassero mertilli, con la "e".
Magari a Venezia non sono mai esistiti, e le anziane hanno imparato a conoscerli soltanto con l'avvento televisione, capendo male il nome e provando ad imitarne il suono.
"Tesoro, vuoi la torta coi mertilli?"


28) "Mai Bongiorno"


immagine da tvblog.it

Un presentatore particolarmente maleducato, che non salutava mai.
Oppure, visto che le sue trasmissioni andavano sempre in onda in fascia serale, era solito dire sempre "Buonasera". E Mai Bongiorno.


29) "Satèi"


 immagine da spacetoday.org

"Zia che cos'è quel puntino nel cielo?" "El ga da esser un satèi che i ga mandà in alto".
Anche qui probabilmente si tratta di una termine sentito, o riportato da qualcun altro, senza averne le cognizione grafica.
Fatto sta che alle medie all'interno del mio sussidiario trovai un refuso, un errore di stampa, in quanto si parlava dei "satelli artificiali". Prima di segnalarlo alla maestra, pensai per un attimo che mia zia avesse anche potuto avere ragione!


30) "Polistirolo"


immagine da fitoterapiablog.it

Cosa succede se si mangiano troppi fritti? "Ti viene il polistirolo alto."
E cosa succede con il polistirolo alto? "Non passa più il sangue nelle vene".
Nella mia fervida immaginazione di bambino, immaginavo la formazione proprio di palline di polistirolo, quello usato per gli imballaggi, che correvano proprio nel flusso sanguigno.


31) "i nei"


immagine da acquaportal.it

No, non sto parlando della mia fobia nei confronti dei neon che ho sviluppato durante il periodo delle medie, temendo di perdere diottrie e dover mettere gli occhiali.
Qui parliamo dei nei. Cosa sono? Se la grammatica non è un opinione, neo al singolare, nei al plurale. E quando si andava al negozio di materiale elettrico "el me daga do nei, grandi cussì". Sempre se qualcuno non avesse risposto di rivolgersi in dermatologia.


32) "ACNI"


immagine da lavocedivenezia.it

Quante volte avrete sentito parlare, da parte dei più anziani, dei "pontii de l'ACNIL" oppure addirittura dell'ACNI? Qui non si tratta di un vero e proprio errore, ma di una mancanza di aggiornamento: l'azienda nasce nel 1903 come Azienda Comunale per la Navigazione Interna (ACNI), che diventa ACNIL nel 1930, quando venne aggiunta la "L" di "lagunare".
Considerando che la denominazione ACTV entrò in vigore il primo ottobre del 1978, vale a dire quasi quarant'anni fa…deve esserci sicuramente qualcosa di personale, di nostalgico, inerente ai bei tempi andati se c'è ancora qualcuno che persevera con una denominazione addirittura di inizio secolo.


33) "Lastico"



Un lastico, due lastichi: questa la corretta declinazione singolare-plurale del termine.
Il lastico non era soltanto quello da ufficio, ma anche quello della biancheria, anche se principalmente il lastico era utilizzato come panacea per fissare le cose l'una all'altra "ci vorrebbero due lastichetti". Quando sentii per la prima volta dire "finire sul lastrico", pensai subito ci fosse un errore, e che la forma corretta fosse "finire sul lastico". Magari inteso come: talmente povero da avere addosso solo il lastico delle mutande. Che ne sapevo io.


34) "Kitekàt"


immagine da confectionerynews.com

I wafer della Nestlè, nel linguaggio comune delle nonne, si erano magicamente trasformati in un cibo per gatti, il Kitekàt. E ogni volta che andavo a trovarle, e mi veniva offerto un Kitekàt, ero sempre un attimo dubbioso se accettare o no.


35) "Cobòi"


immagine da qldaccomodation.com

Quanti di voi non hanno mai guardato un film dove il protagonista era un cobòi?
A pensarci bene il significato originale non viene affatto stravolto: cobòi perché sta con i buoi. Erano anni che non lo sentivo più dire, finché pochi giorni fa, al bar, mi è capitato di intercettare il discorso di una vecchietta che parlava del ristorante Old Wild West al quale è stata portata: "xe tuto tipo indiani e cobòi!"


36) "Soppresa"


immagine da www.delcampe.net

Concludiamo la puntata odierna con uno di quei termini che più di tutti era entrato nel mio linguaggio comune, compreso quello scolastico. Un esempio di "diseducazione", in quanto prima di frequentare le nonne, lo pronunciavo correttamente "sorpresa"; ma poi probabilmente è subentrato in me lo spirito di emulazione: se lo dicono persone molto più grandi di me, sarà giusto.
La soppresa era il contenuto delle uova Kinder.
Io avevo tante sopprese disposte sugli scaffali di camera mia, e non facevo il salumiere.
Anche se probabilmente l'assonanza arriva proprio dalla frequentazione dei negozi di alimentari da parte delle vecchiette.

Nino Baldan

leggi la quarta parte


Gli altri articoli sulle 12 cose

Le 12 parole che le nonne sbagliavano (seconda parte) (15/11/2014)

Le 12 parole che le nonne sbagliavano (prima parte) (12/11/2014)

Le 12 cose che pensavo quando andavo alle medie (06/11/2014)

Le 12 cose che pensato quando ero piccolo (seconda parte) (02/11/2014)

Le 12 cose che pensavo quando ero piccolo (prima parte) (26/11/2014)

Nessun commento:

Posta un commento