Oggi è la volta di un famosissimo brano disco con influenze latinoamericane: sto parlando di "Don't let me be misunderstood" dei Santa Esmeralda!
Correva il 1964, ed il compositore Horace Ott, dopo un litigio con la futura moglie Gloria Caldwell, scrisse il ritornello e la melodia principale di "Don't let me be misunderstood". Completarono l'opera i musicisti Bennie Benjamin e Sol Marcus, ed il brano fu affidato alla cantante e pianista afroamericana Nina Simone.
Nina Simone - Don't let me be misunderstood (1964)
La canzone non riuscì ad entrare nelle chart, ma l'anno successivo la band inglese dei The Animals decise di reinterpretarla in chiave R&B e rock, cambiando completamente l'arrangiamento, aggiungendo il suono dell'organo e velocizzandola.
The Animals - Don't let me be misunderstood (1965)
Questa nuova versione arrivò terza nella classifica del Regno Unito, e quindicesima in quella americana. Nel 1977 arrivò la cover forse più popolare tra il pubblico più giovane, realizzata dal gruppo franco-americano dei Santa Esmeralda, che arricchirono il pezzo con sonorità latine e lo consacrarono come uno dei brani più riconoscibili dell'universo della disco music.
Anche questa versione arrivò quindicesima nella classifica Billboard Hot 100 americana.
Il brano tornò alla ribalta nel 2003, inserito da Quentin Tarantino nella colonna sonora del suo film Kill Bill Vol.1.
Nino Baldan
Santa Esmeralda - Don't let me be misunderstood (1977)
Anche questa versione arrivò quindicesima nella classifica Billboard Hot 100 americana.
Il brano tornò alla ribalta nel 2003, inserito da Quentin Tarantino nella colonna sonora del suo film Kill Bill Vol.1.
Nino Baldan
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