Wrestling in Corea del Nord! | Nino Baldan - Il Blog

10 gennaio 2015

Wrestling in Corea del Nord!


Un evento che nessuna persona minimamente informata di geopolitica avrebbe pensato si fosse mai disputato; e invece il 28 e il 29 aprile del 1995, una delegazione congiunta di wrestler dell'americana WCW e della giapponese NJPW si affrontarono a Pyonyang, capitale della Corea del Nord, in una due-giorni denominata "Collision in Korea"!

Per i pochi che ne fossero all'oscuro, la Corea del Nord è un paese completamente chiuso al mondo esterno, governato da un regime di tipo stalinista retto dalla dinastia dei Kim.
Non è possibile per i suoi cittadini né espatriare, né tantomeno informarsi su cosa ci sia al di là del confine con la filo-occidentale Corea del Sud; la propaganda statale incita all'odio verso gli Stati Uniti e il Giappone, e la diplomazia internazionale ha sempre agito con le pinze nei confronti del governo di Pyonyang, che tiene il mondo sotto scacco grazie al possesso di armi atomiche sempre puntate contro i paesi vicini.


Che cosa può quindi aver portato in Corea del Nord uno spettacolo proveniente dai più odiati "nemici capitalisti", se non la megalomania del Presidente (all'epoca Kim Jon Il), capace di non badare a spese in fatto di spettacoli per la sua popolazione?
Il main-event di "Collision in Korea" fu il dream-match tra "Nature Boy" Ric Flair e Antonio Inoki, quest'ultimo allenato dal nordcoreano Rikidozan, una vera e propria leggenda locale.

Lo show disputò all'interno del mastodontico "Rungrado 1st of May Stadium" di Pyongyang, il più grande stadio del mondo, capace di ospitare fino a 150.000 spettatori e solitamente utilizzato per rappresentazioni coreografiche di propaganda; entrambe le serate ottennero il pienone, con un pubblico complessivo stimato tra le 300.000 e le 340.000 persone, diventando l'evento di wrestling con il maggior pubblico della storia, battendo anche Wrestlemania 3, che al Pontiac Silverdome nel 1987 fece "soltanto"  93.173 presenze.


A "Collision in Korea" ci fu sicuramente un pubblico anomalo, il quale, anche se non fisicamente obbligato a recarsi lo show, presenziò come faceva di consueto per le grandi manifestazioni indette dal regime: come surreale risultato dell'evento ci forono spettatori sostanzialmente muti, silenziosi, sicuramente non abituati ad esprimere pubblicamente le loro emozioni.

Le due card video i seguenti incontri:


28 APRILE

Yuji Nagata sconfisse Tokimitsu Ishizawa in 4:28 con una crossface

Bull Nakano & Akira Hokuto sconfissero Manami Toyota & Mariko Yoshida in 8:34

Hiroshi Hase sconfisse Wild Pegasus (Chris Benoit) in 10:10
  con un northern light suplex

Masahiro Chono & Hiro Saito sconfissero El Samurai & Tadao Yasuda in 8:06

2 Cold Scorpio sconfisse Shinjiro Ohtani in 2:37 (incontro sospeso per sangue)

Kensuke Sasaki sconfisse Masa Saito in 8:34

Shinya Hashimoto (IWGP Heavyweight Champion) pareggiò contro Scott Norton
  per lo scadere del limite di tempo prefissato di 20 minuti


29 APRILE

Hiro Saito sconfisse Yuji Nagata in 5:29

Akira Hokuto (CMLL Women's Champion) sconfisse Bull Nakano in 08:04

Black Cat sconfisse El Samurai in 4:58 con una gory special

Wild Pegasus (Chris Benoit) sconfisse 2 Cold Scorpio in 6:22 con una diving headbutt

Masahiro Chono & Scott Norton sconfissero Takayuki Iizuka & Akira Nogami in 8:40

Road Warrior Hawk sconfisse Tadao Yasuda in 2:11 con una flying clothesline

. Gli Steiner Brothers sconfissero Hiroshi Hase e Kensuke Sasaki in 11:51

Antonio Inoki sconfisse Ric Flair in 14:52 dopo un enzuigiri kick


Una selezione di 8 incontri venne trasmessi in pay-per-view negli Stati Uniti soltanto il 4 agosto; "Collision in Korea" e fa parte di uno di quei 6 show WCW dei quali la WWE non ha acquisito i diritti e che probabilmente non rivedremo mai in televisione.
Al commento c'erano Eric Bischoff, Mike Tenay e Kazuo Ishikawa (che altro non era che il futuro wrestler WCW Sonny Onoo).


Introduzione del PPV


L'evento mandato in onda negli USA

Nel 2014 Ric Flair in un'intervista parlò di quella sua esperienza in Corea del Nord: confidò di aver trovato la gente sostanzialmente gentile, anche se si sentì intimidito dalla costante sorveglianza che venne affibbiata ai lottatori: vennero requisiti tutti i passaporti, furono spediti in hotel diversi, e non ebbero il permesso di fotografare nulla. Il Nature Boy osservò la prima giornata di incontri dalle tribune, seduto a fianco di Mohammed Alì, mentre un addetto preposto al controllo continuava a fargli domande relative al Rolex che portava al polso, sostendendo che per un nordcoreano sarebbero stati necessari dieci anni di stipendi per potersene permettere uno: Flair fu quasi tentato di regalarglielo purché lo liberasse della sua costante presenza. Nell'intervista si legge anche di uno Scott Norton al quale, durante una telefonata a casa nella quale si lamentava della situazione, fu bruscamente interrotta la linea, e di una coreografia pre-show nella quale venivano mostrati due missili partire dalla Corea del Nord e schiantarsi rispettivamente sul Giappone e sugli Usa.
Davvero un bel benvenuto!

Nino Baldan

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