A grande richiesta, ritorna la rubrica sulle biografie definitive dei più famosi progetti musicali del passato, ed oggi analizzerò per voi la carriera di Mike Francis, probabilmente il più "americano" degli artisti dance italiani che nel corso degli anni '80 hanno cantato in inglese. Siete pronti?
Michele Francesco Puccioni nacque a Firenze, ma sbocciò artisticamente a Roma, dove la formazione scolastica presso l'Istituto di Studi Americano gli permise di padroneggiare della lingua inglese come pochi.
Nel 1981, all'età di 20 anni, prese parte insieme ad Al Festa e Claudio Giusti al suo primo progetto musicale, denominato Metropole, che produsse il singolo dalle tinte soul/funky intitolato "Miss Manhattan" (con testo di Enrica Bonaccorti).
Metropole - Miss Manhattan (1981)
Il disco arrivò anche in Canada, ed in Italia gli permise di entrare in contatto con la Best Record del dj Claudio Casalini, con la quale l'anno successivo realizzò "Love has found you", primo singolo nel quale apparve con il lo pseudonimo di Mike Francis.
Mike Francis - Love has found you (1982)
Il suo stile musicale elegante e raffinato lo portò nel 1984 a pubblicare con i fratelli Pietro e Paolo Micioni quella che sarebbe stata la sua canzone di maggior successo, per la quale venne ricordato in tutto il mondo: "Survivor".
Mike Francis - Survivor (1984)
Il brano si aggiudicò la quinta posizione in classifica, grazie anche alla promozione effettuata dall'emittente romana "Radio Dimensione Suono", e aprì la strada al primo album del musicista fiorentino, intitolato "Let's not talk about it", presentato durante suo primo concerto al Teatro Olimpico di Roma (tutto esaurito, al di là di ogni più rosea previsione dell'artista) e che si consacrò il 15esimo disco più venduto del 1984.
Lo stesso anno uscì "Let me in", con la partecipazione vocale di Rossana Casale.
Lo stesso anno uscì "Let me in", con la partecipazione vocale di Rossana Casale.
Mike Francis - Let me in (1984)
Subito dopo, Mike Francis pubblicò "Friends", un duetto con la cantante afroamericana Amii Stewart capace di classificarsi al 46esimo posto della classifica R&B americana, al dodicesimo di quella inglese e alla prima posizione assoluta della chart italiana.
Mike Francis & Amii Stewart - Friends (1985)
Nel 1985 ecco arrivare il secondo LP di Mike Francis, intitolato "Features", il cui primo singolo estratto fu "Features of love", brano più ritmato e movimentato dei precedenti.
Mike Francis - Features of love (1985)
Il secondo singolo dell'album fu "Together", un nuovo duetto con Amii Stewart che si classificò alla quinta posizione della classifica italiana.
Mike Francis & Amii Stewart - Together (1985)
"Iron it out" fu il terzo singolo ad essere estratto da "Features".
Mike Francis - Iron it out (1985)
Nel 1986 uscì il terzo album di Mike Francis, chiamato semplicemente con il suo nome e cognome, dal quale verrà estratto "Dreams of a lifetime" (che fu anche il titolo alternativo con cui l'LP venne ripubblicato nel 1989).
Mike Francis - Dreams of a lifetime (1986)
Nel 1987 fu la volta della prima raccolta del cantante fiorentino, intitolata "Songs", e che oltre ai suoi più grandi successi come "Survivor", "Let me in", "Friends" e "Together", per l'occasione riarrangiati e ricantati, includeva anche l'inedito "Suddently back to me".
"Songs" vendette 350.000 copie, rivelandosi il suo disco di maggior successo, al quale seguì la sua prima tournée nei Palasport italiani.
Nel 1988 uscì "Times out of time", scritto a quattro mani con Amii Stewart, divenuto famoso soprattutto perché incluso nella colonna sonora di "Fantozzi va in pensione", accompagnando la scena ambientata nel night club Phosphorescence.
Nel 1988 uscì "Times out of time", scritto a quattro mani con Amii Stewart, divenuto famoso soprattutto perché incluso nella colonna sonora di "Fantozzi va in pensione", accompagnando la scena ambientata nel night club Phosphorescence.
La canzone può essere sentita dal minuto 03:04.
Il 1988 fu l'anno di un altro singolo: "Still I'm running back to you"
Mike Francis - Still I'm running back to you (1988)
che nel lato B conteneva il brano "Dusty road", che qui vediamo in un'interpretazione live nelle Filippine del 1991.
Mike Francis - Dusty road (1988)
Finalmente arrivò il momento per un nuovo album, intitolato "Flashers of life", che oltre a "Still I'm running back to you" e "Dusty road" conteneva "I want you", subito grande successo nelle radio, ma che inspiegabilmente la RCA non volle far uscire come singolo.
Nacque un attrito tra il musicista e l'etichetta discografica, che portò Mike Francis a mollare tutto e a rifugiarsi nelle Filippine, dove si trasferì temporaneamente.
Nacque un attrito tra il musicista e l'etichetta discografica, che portò Mike Francis a mollare tutto e a rifugiarsi nelle Filippine, dove si trasferì temporaneamente.
Mike Francis - I want you (1988)
Nel 1989 in Austria e Germania uscì un album denominato "Mike Francis Dance Volume One", contenente i remix dei suoi brani più celebri, mentre venne lanciata in tutto il mondo una reinterpretazione in chiave latina di "Survivor", cantata in spagnolo dalla romana Belen Thomas, con Mike Francis che sopraggiungeva soltanto sul finale.
Belen Thomas feat. Mike Francis - Survivor (1989)
Il brano riuscirà a classificarsi al terzo posto del Festivalbar di quell'anno.
Nel frattempo la popolarità del musicista toscano crebbe anche nelle Filippine, dove nel 1990 uscì l'album dal vivo "Live in Manila", mai pubblicato in Europa.
La ventilata possibilità di un'esibizione di Mike Francis sul palco dell'Ariston di Sanremo lo invogliò a tornare in pianta stabile in Italia, dove, messi da parte i problemi con la RCA, incise l'album "Mike Francis in italiano", con testi a cura di Mogol. L'LP fu trascinato da "Se tu provi".
Nel frattempo la popolarità del musicista toscano crebbe anche nelle Filippine, dove nel 1990 uscì l'album dal vivo "Live in Manila", mai pubblicato in Europa.
La ventilata possibilità di un'esibizione di Mike Francis sul palco dell'Ariston di Sanremo lo invogliò a tornare in pianta stabile in Italia, dove, messi da parte i problemi con la RCA, incise l'album "Mike Francis in italiano", con testi a cura di Mogol. L'LP fu trascinato da "Se tu provi".
Mike Francis - Se tu provi (1991)
La canzone (remixata) uscì anche come singolo.
Mike Francis - Se tu provi (remix) (1991)
Mike Francis - Ahi amor (1994)
Mike Francis - Bellissimi occhi chiusi (1994)
Mike Francis - Senza mani (1996)
Mike Francis - Bossa per Emilia (2007)
La tanto agognata partecipazione al Festival non si concretizzò, ma nel 1994 uscì il suo secondo album nella sua lingua madre, "Francesco innamorato", stavolta con testi di Pasquale Panella il quale, come Mogol, lavorò per Lucio Battisti.
Dall'LP furono tratti due singoli: "Ahi amor"
ma soprattutto "Bellissimi occhi chiusi", uno dei suoi ultimi brani a rimanere impressi nella memoria collettiva degli Italiani.
Nel 1995 uscì "A different air", nuovo album tutto in inglese, che includeva il brano omonimo, cover dei Living in a Box, e "On the edge of the night", reinterpretazione di "Vai, vai" degli Stadio.
Seguirà l'anno successivo un altro LP in italiano, "Misteria", trascinato dal singolo "Senza mani".
Seguirà l'anno successivo un altro LP in italiano, "Misteria", trascinato dal singolo "Senza mani".
Nel 1999 altro album in inglese, "All rooms with a view", realizzato insieme al fratello Mario, tecnico del suono, dal quale fu tratto il singolo "A room in your heart".
Mike Francis - A room in your heart (1999)
Negli anni successivi i due Puccioni si dedicarono al progetto chillout "Mystic diversions", mentre da solista Mike Francis effettuò un tour di successo nelle Filippine. Nel 2007 il suo ultimo lavoro, l'LP "Inspired", contenente brani sia in italiano che in inglese, tra i quali segnalo "Bossa per Emilia", dalle suadenti sonorità brasiliane.
Mike Francis morì nel 2009 a Roma stroncato da un cancro ai polmoni.
Di lui ci ricorderemo il carattere schivo, il suo disinteresse per l'immagine e per il business (lui stesso affermò di non sapere esattamente cosa fosse stato pubblicato), che stridevano decisamente con i toni commerciali, glam ed esagerati che hanno caratterizzato gli anni '80.
Francesco Puccioni non amava comparire in video, e neppure realizzare clip: il suo unico biglietto da visita era la musica elegante e raffinata che era in grado di comporre, brano dopo brano, album dopo album.
Rimane un unico rammarico: quello di non essere mai stato preso troppo sul serio, confuso dall'opinione pubblica (per via del suo nome d'arte e per l'utilizzo dell'inglese) per una delle tante meteore che hanno caratterizzato l'epoca Italo Disco.
Nino Baldan
Biografia successiva:
. P. Lion
Biografia precedente:
. Scotch
. Tutte le biografie dei musicisti
. Tutti i post sulla Italo Disco
Francesco Puccioni non amava comparire in video, e neppure realizzare clip: il suo unico biglietto da visita era la musica elegante e raffinata che era in grado di comporre, brano dopo brano, album dopo album.
Rimane un unico rammarico: quello di non essere mai stato preso troppo sul serio, confuso dall'opinione pubblica (per via del suo nome d'arte e per l'utilizzo dell'inglese) per una delle tante meteore che hanno caratterizzato l'epoca Italo Disco.
immagine da turismo.intoscana.it
Nino Baldan
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