"Abolire il wrestling": il sondaggio shock di Libero | Nino Baldan - Il Blog

22 marzo 2015

"Abolire il wrestling": il sondaggio shock di Libero


Dopo la recente tragedia avvenuta in Messico, nella quale ha perso la vita il wrestler Pedro Aguayo Ramirez (meglio noto come "El hijo del perro Aguayo"), sui media nazionali se ne sono sentite di tutti i colori: Rey Mysterio sarebbe un "omicida", sarebbe stato "arrestato", i lottatori avrebbero continuato a combattere infischiandosene del morto a bordo ring, e chi più ne ha più ne metta.


Nel filmato si può vedere Ramirez stramazzare sulle corde subito dopo il dropkick dell'ex campione WWE, che non esegue la 619 accorgendosi che qualcosa non stesse andando secondo il copione. L'incontro viene chiuso subito, con grande preoccupazione dei partecipanti, che tuttavia non immaginavano un esito così drammatico, essendo gli infortuni una costante del mondo dello sport spettacolo.

Ma la cosa più eclatante è il sondaggio pubblicato dal quotidiano Libero, che chiede ai lettori di esprimersi se sia il caso di "abolire" il wrestling, accompagnato da un buffo primo piano di Hulk Hogan, volutamente inserito per influenzare l'opinione dei votanti.

http://www.liberoquotidiano.it/sondaggi/11770013/Morte-sul-ring--secondo-voi.html?fb_action_ids=534164203390444&fb_action_types=og.comments

Sono personalmente dell'idea che il wrestling sia effettivamente un'attività rischiosa.
Ma se dovessimo ragionare in base agli incidenti avvenuti, dovremmo "abolire" qualsiasi tipo di sport, e non solo quelli legati al combattimento. Cancelliamo la Formula 1, dove ad ogni corsa i piloti mettono a repentaglio la propria vita, aboliamo il Rally, il motociclismo.
Rendiamo illegale il circo, gli spettacoli acrobatici, e perché no, anche qualsiasi disciplina che possa comportare un contatto fisico tra i praticanti. Compreso il calcio.

Siamo nell'epoca del web 2.0, caratterizzata dal triste fenomeno che vede i principali quotidiani, un tempo conosciuti per la loro attendibilità, lanciarsi alla ricerca del clic facile, che oltre a riportare in prima pagina insignificanti fatti di gossip, lanciano feroci campagne mediatiche, atte ad ottenere l'adeguato tornaconto pubblicitario, strumentalizzando anche le morti più tragiche.

Ecco il commento di Daniele Raco, comico della scuderia di Zelig, di recente protagonista sui ring di numerose federazioni italiane.


Nino Baldan



1 commento:

  1. Questa è l'Italia signori. Un paese una volta di Santi, Poeti, Pittori, Viaggiatori Leggendari...ridotta a un manipolo di ignoranti che non fanno altro che lamentarsi di tutto e di tutti senza fare mai niente di concreto e sopratutto fottere il prossimo. Idioti e ignoranti. Come mai nessuno ha voluto abiolire la MotoGP quando è morto Simoncelli?

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