immagine da blog.screenweek.it
Andare in missione per procurarsi i pezzi di ricambio per l'impianto elettrico della cittadina.
E dove mai si recheranno i nostri eroi? In qualche centro urbano devastato e suggestivo? Assolutamente no: perlustreranno dei magazzini situati in campagna, attraverso i soliti boschetti affollati dai soliti zombie che verranno uccisi con la nonchalance di sempre, in una scena vista e rivista che altro non fa che evocare in me i ricordi pre-adolescenziali legati alla prima serie dei "Power Rangers".
Trovate le differenze
E pur ricorrendo a ben DUE colpi di scena, gli sceneggiatori non sono riusciti a farmi smettere di sbadigliare; due trovate di quelle che in un'altra serie avrebbero per lo meno fatto saltare il pubblico sulla poltrona, in "The Walking Dead" non suscitano più emozione dell'ennesimo cranio di cartapesta spappolato col il coltello, elemento rappresentativo di una produzione che tira a campare ormai da un paio d'anni.
Ed è un peccato, perché con due belle puntate incentrate sulla storia ci eravamo tutti illusi di un cambio di rotta, di un ritorno alle origini, della reintroduzione di una qualsivoglia rete di rapporti tra i personaggi che ci faccia affezionare a loro, tifarli, temere per le loro vite; invece questo quattordicesimo episodio mi ha davvero riportato davvero con i piedi per terra.
Ricordate il cartone animato di "Dragon Ball" che allungava il brodo con decine di puntate inerenti fatti che nel fumetto di Akira Toriyama non erano neppure narrati? Villaggi da salvare, avventure nella foresta eccetera?
immagine da animeminusfam.lt
Tolte le scampagnate nel boschetto, questa quinta serie di "The Walking Dead" potrebbe essere finora riassunta in soli 4 episodi.
Alla prossima…se ne varrà la pena.
Nino Baldan
Nessun commento:
Posta un commento