Eccoci alla seconda puntata della rubrica che si occupa di risalire all'origine dei campionamenti dei brani di successo: oggi analizzeremo "Crying at the discoteque" degli Alcazar! Scommetto che anche voi vi chiederete "dove l'ho già sentita?"
Correva il 2001 quando il gruppo svedese Alcazar lanciò sul mercato il pezzo "Crying at the discoteque", dotato di uno spiccato sound disco anni '70.
Alcazar - Crying at the discoteque (2001)
La base era difatti presa dalla canzone "Spacer" dei francesi Sheila & B. Devotion del 1979 - che riscosse il maggior successo proprio in Italia, dove riuscì a piazzarsi al quinto posto delle classifiche.
Sheila & B. Devotion - Spacer (1979)
Ma "Crying at the discoteque" non fu il primo brano a utilizzare il sample di Sheila & B. Devotion: quattro anni prima il milanese Franco Moiraghi (in arte Frank 'O Moiraghi) fece uscire "Show me (Spacer)", che già nel titolo omaggiava il pezzo originale.
Frank O'Moiraghi - Show me (spacer) feat. Amnesia (1997)
Un anno dopo gli Alcazar, arrivò anche "Let's stay together", firmato Horny United (al secolo Oliver Wallner), sempre improntato sulla base di "Spacer".
Horny United - Let's stay together feat. Mossee (2001)
Nino Baldan
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