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Topolini, Kombattini, Bim Bum Bam di Nino Baldan

13 maggio 2015

Ken il guerriero (la sigla nel mondo)

La sigla di Ken il Guerriero in ogni paese dov'è andato in onda

Bentornati all'ormai consueto appuntamento del mercoledì con "la sigla nel mondo": oggi parlerò nientemeno di "Ken il Guerriero", mitico cartone che ha accompagnato la nostra infanzia/adolescenza, e analizzerò per voi i brani che nei vari paesi hanno accompagnato la sua messa in onda. Siete pronti?

Nel 1983 apparve nelle librerie giapponesi il fumetto "Hokuto no Ken", nato dalla collaborazione tra lo sceneggiatore Bronson (pseudonimo di Yoshiyuki Okamura) e il disegnatore Tetsuo Hara e pubblicato dalla casa editrice Shueisha. L'ispirazione proveniva dalla serie "Mad Max", e presentava cruente battaglie tra i superstiti di un terribile olocausto nucleare; un anno più tardi la serie fu adattata in un cartone animato, accompagnato dalla sigla intitolata "Ai o Torimodose!!" ("Riprendersi l'amore"), cantata dai Crystal King.


La stessa band curò anche la canzone di chiusura, sulla quale non mi soffermerò in quanto le "ending temes" raramente sono state prese in considerazione al di fuori del Giappone. Dall'episodio 83 la sigla divenne "Silent Survivor", meno epica ma più disco della precedente, curata dalla Kodomo Band.


E in Italia? Nel 1987 il cartone fu importato con il titolo di "Ken il Guerriero", e trasmesso dalle reti locali; proprio il fatto di essere fuggito dall'orbita Fininvest gli risparmiò censure e fantasiosi adattamenti, anche se, data la natura "adulta" e violenta dell'opera, difficilmente l'avremmo vista all'interno di Bim Bum Bam.
La serie fu introdotta da un brano in stile new wave, scritto da Lucio Macchiarella e musicato da Claudio Maioli che ne fu anche l'interprete sotto lo pseudonimo Spectra.


In Francia "Hokuto no Ken" arrivò come "Ken le Survivant", accompagnato da pesanti censure e da una sigla creata per l'occasione.


La serie sbarcò negli Stati Uniti soltanto nel 1999, distribuita dalla californiana Manga Entertainment, che doppiò soltanto i primi 36 episodi introducendoli con un inedito brano strumentale di Mike Egan. Che in qualche modo ci riporta alla atmosfere dei videogiochi di Mortal Kombat.


Non ci sono notizie relative a brani in altre lingue.

Nel 1988 uscì in Giappone la seconda stagione, accompagnata dalla rockeggiante sigla "Tough Boy" realizzata dal gruppo TOM CAT, e che rimase invariata (in lingua originale) anche in Italia e negli altri paesi dove venne trasmessa.


Per concludere, segnalo il simpatico esperimento ucronico realizzato da Giorgia Vecchini, che si è posta la domanda "cosa sarebbe successo se il buon Kenshiro fosse stato trasmesso dalla Fininvest?" e creò un'ipotetica sigla cantata da un'altrettanto ipotetica Cristina D'Avena intitolata "Un deserto di sfide ed avventure per Ken il Mattiniero".
Il tutto sulla base di "Tough Boy". Ascoltatela!


Al suo interno sono numerosi richiami e citazioni dai testi di Alessandra Valeri Manera, ma lo "scherzo" è a mio avviso fin troppo ottimistico: mai e poi mai il gruppo del Biscione si sarebbe limitato ad adattare un brano originale giapponese. Si sarebbe creata una canzone ex-novo, sicuramente meno nipponica e più infantile, in stile "Alvin rock'n roll" e "Ti voglio bene Denver".

Nino Baldan


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