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16 maggio 2015

Sabrina Salerno - la biografia definitiva

Sabrina Salerno, in arte Sabrina, indiscussa icona degli anni '80

Ritornano le biografie definitive con un'icona della Italo Disco che di certo non può mancare sulle pagine del Blog: ecco a voi Sabrina Salerno, la prosperosa cantante capace di lasciare il segno sugli anni '80 di tutta Europa.

Nel post di oggi ricostruiremo la sua carriera recuperando TUTTI i suoi video musicali.
Siete pronti?

Sabrina Salerno nacque a Genova il 15 marzo 1968: il suo primo traguardo arrivò negli anni del liceo con il titolo di "Miss Lido", una corona vinta in passato anche da Sophia Loren. Il suo debuttò televisivo avvenne nel 1984, quando a sedici anni fu scelta da Canale 5 come valletta del programma "W le donne" condotto da Amanda Lear e Andrea Giordana; l'anno successivo accompagnò Johnny Dorelli a "Premiatissima".

La sua maggiore età coincise con il singolo "Sexy Girl", prodotto da Claudio Cecchetto, che volle puntare sulle sue forme procaci lanciandola con il solo nome di battesimo, Sabrina.

Sabrina Salerno - Sexy Girl (1986)
Sabrina Salerno - Sexy Girl (1986)

La canzone si piazzò diciannovesima nella chart italiana e fu eletta sigla del Festivalbar 1986. Nel corso del 1987 uscì il suo primo album, "Sabrina", che conteneva oltre al successo precedente anche alcune cover, come "Kiss", "My Sharona", "Da ya think I'm sexy" e "Lady Marmalade" (quest'ultima estratta come singolo).

Sabrina Salerno - Lady Marmalade (1986)
Sabrina Salerno - Lady Marmalade (1986)

Ma il brano che ancor più di "Sexy Girl" diede il successo alla showgirl genovese fu "Boys (Summertime Love)", uscito a maggio, con un titolo - si dice - ispirato dall'omonima tifoseria dell'Inter. Fu firmato, come tutti gli altri pezzi originali dell'album, da Matteo Bonsanto e Roberto Rossi; il video (parecchio sexy) fu girato nella piscina dell'hotel Florida di Jesolo (VE).

La canzone si piazzò diciannovesima nella chart italiana e fu eletta sigla del Festivalbar 1986. Nel corso del 1987 uscì il suo primo album, "Sabrina", che conteneva oltre al successo precedente anche alcune cover, come "Kiss", "My Sharona", "Da ya think I'm sexy" e "Lady Marmalade" (quest'ultima estratta come singolo).

Sabrina Salerno - Boys (1987)
Sabrina Salerno - Boys (1987)

La canzone balzò al primo posto della classifica italiana, dove rimase per due mesi, piazzandosi al numero 29 di quella francese e seconda nelle chart britanniche, spinta anche dalle polemiche che bloccarono la trasmissione del videoclip.
L'ultimo singolo estratto da "Sabrina" fu "Hot Girl", uscito a novembre.

Sabrina Salerno - Hot Girl (1987)
Sabrina Salerno - Hot Girl (1987)

Il brano non riscosse lo stesso successo di "Boys", sebbene sia indelebilmente legato ad un episodio che gli spagnoli ancora ricordano: durante un'esibizione al programma "Nochevieja" uno dei suoi prosperosi seni uscì allo scoperto regalandole un'inaspettata quanto propizia popolarità iberica.

''Boys'' nell'esibizione alla trasmissione spagnola Nochevieja

A seguito del fatto furono lanciati dei chewing gum con la sua immagine oltre a un videogioco per ZX Spectrum realizzato da Andres Manuel Garcia, Alfonso Gustavo Chico e Miguel Angel Borreguero, nel quale la cantante abbatteva i suoi nemici a colpi di seno.

Sabrina, il videogioco per Spectrum dedicato a Sabrina Salerno

Nel 1988 fu la volta del secondo album, "Super Sabrina", lanciato dal brano "All of me (Boy Oh Boy)" composto dal trio inglese Stock, Aitken & Waterman, responsabile tra l'altro di "You Spin Me Round" dei Dead or Alive, "Never Gonna Give You Up" di Rick Ashley e "I should be so lucky" di Kylie Minogue. 

Sabrina Salerno - All of me (Boy Oh Boy) (1988)
Sabrina Salerno - All of me (Boy Oh Boy) (1988)

Il brano si piazzò in tutte le chart europee tra la ventesima e la decima posizione.
Seguì "My Chico" (firmata da Orlando Johnson, Elvio Moratto e dalla stessa Salerno) accompagnata da un videoclip girato a Firenze.
E nella classifica italiana fu di nuovo al primo posto.

Sabrina Salerno - My Chico (1988)
Sabrina Salerno - My Chico (1988)

Il terzo ed ultimo pezzo estratto da "Super Sabrina" fu nel Febbraio 1989 "Like a Yo Yo" scritta dal genio altoatesino Giorgio Moroder (autore della colonna sonora di "Flashdance", "Scarface", "La Storia Infinita" e del futuro brano di Italia 90 "Notti Magiche") e utilizzata come sigla finale del programma "Odiens" - che la vedeva nel cast. A differenza della versione dell'album, quella del singolo fu leggermente "movimentata" da Stock, Aitken & Waterman.

Sabrina Salerno - Like a Yo Yo (1988)
Sabrina Salerno - Like a Yo Yo (1988)

Il lato B del disco conteneva, in alcune edizioni, "Sex" (altro brano dal 33 giri).

Sabrina Salerno - Sex (1988)
Sabrina Salerno - Sex (1988)

E in altre la cover di "Doctor's orders", pezzo del 1974 reso famoso da Sunny nel Regno Unito e da Carol Douglas in America, anch'esso presente in "Super Sabrina".

Sabrina Salerno - Doctor's order (1989)
Sabrina Salerno - Doctor's order (1989)

Solo in Danimarca fu lanciato il singolo "Guys and dolls"

Sabrina Salerno - Guys and dolls (1989)
Sabrina Salerno - Guys and dolls (1989)

Cavalcando l'onda di "Super Sabrina", in Italia fu stampato anche "Pirate of Love".

Sabrina Salerno - Pirate of love (1989)
Sabrina Salerno - Pirate of love (1989)

Nel 1989 fu finalmente il momento di lanciare un brano inedito: "Gringo" fu l'ideale seguito di "My Chico" dell'anno prima, composto sempre insieme a Elvio Moratto (stavolta affiancato da David Sion). La canzone non fu contenuta in alcun album.

Sabrina Salerno - Gringo (1989)
Sabrina Salerno - Gringo (1989)

L'anno seguente uscì il terzo 33 giri di Sabrina, intitolato "Over the pop" e lanciato dal singolo "Yeah Yeah" (scritto da Moratto), che conteneva al suo interno il sample "Yeah! Woo!" tratto da "Think (about it)" di Lyn Collins e James Brown (1972).

Sabrina Salerno - Yeah Yeah (1990)
Sabrina Salerno - Yeah Yeah (1990)

Il 1991 si aprì con un pezzo doppiamente innovativo per la cantante genovese: primo brano in italiano e primo duetto. Si trattava della celebre "Siamo Donne" cantata con Jo Squillo (al secolo Giovanna Coletti, autrice del testo).

Sabrina Salerno & Jo Squillo - Siamo donne (1991)
Sabrina Salerno & Jo Squillo - Siamo donne (1991)

La canzone fu presentata al Festival di Sanremo dello stesso anno e inclusa nella ri-edizione dell'album "Over the Pop".

Sabrina Salerno & Jo Squillo - Siamo donne (1991) live @ Sanremo

Terzo singolo estratto fu "Shadows of the night", scritto nuovamente da Giorgio Morder, ma ampiamente rimaneggiato dall'etichetta Videogram al fine di renderlo più ballabile.
Nel lato B era presente un remix solista di "Siamo Donne".

Sabrina Salerno - Shadows of the night (1991)
Sabrina Salerno - Shadows of the night (1991)

Nel 1992 uscì "Cover Model", prodotta da DJ Mori; conteneva sonorità house e non fu pubblicata in alcun album.

Sabrina Salerno - Cover model (1992)
Sabrina Salerno - Cover model (1992)

Anche "Rockawillie" non apparve in alcun LP: si trattava di un pezzo dalle sonorità Italo Dance anni '90 scritto dalla stessa Salerno insieme a Mario Pinosa e arrangiato da Fulvio Zafret e Sergio Portaluri. Eccolo presentato nella TV spagnola direttamente da Raffaella Carrà!

Sabrina Salerno - Rockawillie (1994)
Sabrina Salerno - Rockawillie (1994)

Nell'autunno del 1994 riecco Zafret e Portaluri in "Angel Boy", prodotta da Enrico Monti (con il quale la Salerno instaurerà una relazione culminata nel 2006 con il loro matrimonio).

Sabrina Salerno - Angel Boy (1994)
Sabrina Salerno - Angel Boy (1994)

L'anno successivo uscì il primo album della catante completamente in italiano, "Maschio dove sei", stavolta improntato sulla musica leggera. Fu lanciato dall'omonimo singolo - che qui vediamo presentato a "Beato tra le donne". 

Sabrina Salerno - Maschio dove sei (1995)
Sabrina Salerno - Maschio dove sei (1995)

Dall'LP fu successivamente estratto "Fatta e rifatta", brano rigorosamente non autobiografico.

Sabrina Salerno - Fatta e rifatta (1996)
Sabrina Salerno - Fatta e rifatta (1996)

L'album fu ristampato nel 1997 con il titolo "Numeri", al quale venne aggiunto questo pezzo.

Sabrina Salerno - Numeri (1997)
Sabrina Salerno - Numeri (1997)

Due anni più tardi assistemmo al ritorno alla lingua inglese e a sonorità più movimentate grazie all'LP "A Flower's Broken" prodotto dal compagno Enrico Monti. Il disco fu lanciato dalla canzone "I love you", caratterizzata da atmosfere arabeggianti e da un provocatorio bacio saffico nel videoclip.

Sabrina Salerno - I love you (1999)
Sabrina Salerno - I love you (1999)

Dopo sei anni di assenza, la Sabrina nazionale si rifece viva nell'estate 2005 con "I Feel love (good sensation)", cover dell'omonimo pezzo di Donna Summer composto da Giorgio Moroder e arrangiato per l'occasione da Bonsanto e Paleari.

Sabrina Salerno - I feel love (Good sensation) (2006)
Sabrina Salerno - I feel love (Good sensation) (2006)

Due anni dopo un'altra cover: la reinterpretazione di "Erase & Rewind" dei Cardigan.

Sabrina Salerno - Erase/Rewind (2008)
Sabrina Salerno - Erase/Rewind (2008)

Nel 2010 Sabrina Salerno e Samantha Fox, le due insindacabili icone sexy degli anni '80, si riunirono per la loro versione di "Call me" dei Blondie.

Samantha vs Sabrina - Call me (2010)
Samantha vs Sabrina - Call me (2010)

Nel 2014 arrivò sul mercato "Colour me", scritta da Sabrina Salerno e Mauro Lovisetto e prodotto dal team "California Dreams" dello statunitense Rick Nowels.

Sabrina Salerno - Colour me (2014)
Sabrina Salerno - Colour me (2014)

Nel 2018 uscì "Voices", brano scritto insieme a George Santana, Javy I. Seifert e musicato dallo stesso Santana con Tommy Vee.

Sabrina Salerno - Colour me (2014)
Sabrina Salerno - Voices (2018)


Nella sua lunga carriera la cantante è apparsa anche in numerose pellicole:


Grandi Magazzini, regia di Castellano e Pipolo (1986)
Le foto di Gioia, regia di Lamberto Bava (1987)
Fratelli d'Italia, regia di Neri Parenti (1989)
Uomini sull'orlo di una crisi di nervi, regia di Alessandro Capone (1995)
Jolly Blu, regia di Stefano Salvati (1998)
Colori, regia di Cristiano Ceriello (2004)
Film D, regia di Cristiano Ceriello (2006)
Stars 80, regia di Frédéric Forestier e Thomas Langmann (2012)
Stars 80, la suite, regia di Thomas Langermann (2017)
Modalità aereo, regia di Fausto Brizzi (2019)


Oltre che nei seguenti telefilm:

Ferragosto OK, regia di Sergio Martino (1986)
Professione vacanze, regia di Vittorio De Sisti, 1 episodio (1987)
Tutti in palestra, regia di Vittorio De Sisti (1989)
Tutti gli uomini sono uguali, regia di Alessandro Capone e Fausto Brizzi (1997)
Taglia & Cuci, regia di Michele Foresta - 1 episodio (2009)

Un tassello in più nel curriculum di una donna che per più di un decennio ha incarnato l'ideale femminile di un intero continente. 


Nino Baldan
(ultimo aggiornamento: settembre 2020)

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