Dopo la prima e la seconda puntata, il mio viaggio alla riscoperta delle attività veneziane scomparse giunge oggi al suo terzo capitolo; analizzerò per voi altri 10 negozi storici che negli ultimi 20 anni hanno inesorabilmente chiuso i battenti, alcuni per lasciar posto ad ulteriori luoghi destinati ai turisti, altri -fortunatamente- riconvertendosi in attività "utili".
Ma purtroppo si tratta sempre di eccezioni. Siete pronti?
21) Libreria Solaris 2
Campo Santa Margherita
immagine da tripadvisor.it
Ricomincerò proprio da dove mi ero fermato: per tutti gli anni 90, la libreria Solaris di Strada Nuova disponeva di un secondo punto vendita, situato in Campo Santa Margherita. A differenza del negozio principale, prevalentemente specializzato in letteratura di fantascienza, Solaris 2 vendeva quasi esclusivamente fumetti: giapponesi, americani e italiani; a ogni tipologia erano dedicate intere pareti.
Sullo scaffale di sinistra erano esposti gli "speciali", riviste semiamatoriali che alternando illustrazioni con pagine di testo anticipavano la trama delle serie ancora in pubblicazione; sulla sommità degli espositori centrali spiccavano i numeri più rari degli albi di Topolino, quelli che anche mio padre collezionava ma che durante la mia infanzia avevo irrimediabilmente deciso di colorare con i pennarelli.
Dietro il bancone lavorava una ragazza, che teneva davanti a sè mazzi e bustine del gioco di carte collezionabile "Magic": il mio primo set lo acquistai proprio qui, accompagnato da un falso amico che mi raggirò sottraendomi tutti i pezzi più rari.
Al posto di Solaris 2 ora è presente un'attività di ristorazione specializzata in piatti etnici.
22) Cinema Ritz
San Zulian
Una volta entrati, si pagava il biglietto alla cassa presente sulla destra, accedendo poi all'unica sala, dotata di platea e di posti in galleria: era proprio lì sopra che si piazzavano i ragazzacci più grandi, che accompagnavano la proiezione con rutti, bestemmie e lancio di oggetti, come se fossero stati a scuola durante un'ora di supplenza.
Saranno stati altri tempi, ma ricordo la sala sempre strapiena.
Dopo un periodo come negozio di maschere, l'ex-cinema ospita attualmente un ristorante turistico, che espone in vetrina un Casanova di cartapesta formato maxi.
23) Torrefazione
Salizada San Canciano
La calle adiacente era dotata di una finestrella, attraverso la quale, in minuscoli bicchieri dal vetro molto spesso, si servivano ombre di vino; pian piano avevo cominciato a riconoscere tutti gli habituè del locale, tra i quali un signore anziano col cappello, conosciuto come "Gigio", e che tra un gotto e l'altro ripeteva ad alta voce "xeo iù?". Non so perché, ma per tutta la mia infanzia ho nutrito nei suoi confronti un'irrazionale forma di odio e di terrore; finché un giorno mi fece ampiamente ricredere, raccogliendo e riconsegnandomi 10 mila lire appena caduti dalla tasca dei miei pantaloni.
Al posto della torrefazione ora c'è un bar gestito da cinesi.
24) Standa di San Luca
Ma per un bambino come, me la cosa più intrigante era accedere all'ultimo piano interamente dedicato ai giocattoli, con quei finestroni arcuati che facevano entrare un sacco di luce e che rendevano l'esperienza quanto più simile ad un sogno o ad una qualsivoglia visione mistica.
Ricordo ancora mia madre che cercava invano di staccarmi da una pianola azzurra con le paperelle che aprivano la bocca a seconda del tasto premuto.
Anche i due edifici adiacenti erano adibiti a Standa: il primo dedicato ai profumi (e che in precedenza ospitava il reparto-alimentari), mentre del secondo l'unica cosa che ricordo è l'insegna rossa. Al posto del palazzo principale ora c'è H&M, mentre gli altri due sono stati riconvertiti nel negozio Puma e nella sede di un banca.
25) Noleggio videocassette
Campo Santa Giustina
Ora in Campo Santa Giustina c'è un parrucchiere.
26) Fotocopie Pellegrini
Campo San Bortolomio
Il prezzo per foglio, lo ricordo ancora, era di 200 lire; dietro il bancone lavorava una signora paziente e gentile, che se ricordo bene aveva i capelli brizzolati e portava gli occhiali.
La copisteria ha lasciato il posto ad un calzolaio, o meglio calegher, in uno dei rarissimi casi in cui un'attività più nuova ha lasciato il posto ad un più tradizionale.
27) Negozio di vestiti
Salizada San Canciano
Fortunatamente la bottega non si è tramutata in un bazar per turisti, bensì in una ben fornita cartoleria, con un'ampia scelta di giocattoli e costruzioni.
28) Pasticceria Domenegati
Barbaria de le Tole
Era da Domenegati che, spinto dal jingle pubblicitario "una sorpresa su 5", compravo i miei ovetti Kinder, nella speranza di imbattermi nelle statuine montabili dei vari personaggi Disney, tutte dotate di quei nasi neri, grandi come un microbo, oggi sicuramente banditi per il reale pericolo di ingestione e/o inalazione da parte dei più piccoli.
immagine da ebay.it
Al posto della pasticceria oggi non c'è nulla.
(Aggiornamento 2019: nei locali di Domenegati ha da poco aperto un ristorante libanese.)
29) Lidogiochi (ex Linetti)
Gran Viale - Lido
Ricordo come costrinsi mio nonno, che da poco aveva trovato ai giardinetti una banconota da 50 mila lire, a regalarmi la cartuccia di "Spiderman", sostenendo che l'acquisto non gli sarebbe costato nulla. E lui che magari avrebbe preferito spendere l'inaspettato regalo del destino in una camicia, o in qualche ombra e cichetto insieme agli amici di una vita.
Anche il reparto Lego era molto ben fornito, con scatole di galeoni dei pirati, castelli medievali e stazioni di polizia poste ben in alto sugli scaffali, che aumentavano così il loro status di proibiti oggetti del desiderio, che solo a Natale avremmo potuto, forse, chiedere ai nostri genitori.
Con enorme rammarico di tutti i veneziani il negozio è stato improvvisamente chiuso, e dovrebbe lasciare il posto ad un bar.
(Aggiornamento 2019: l'attività funziona ormai da anni come bar.)
30) Bar Oasi
Calle degli Albanesi
Dopo molteplici cambi di gestione, ora il locale è in restauro, e sinceramente non ho la minima idea di cosa diventerà.
Nino Baldan
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Domenegati! la "pesca" siiiii'! poi, raggiunta l'eta' lo spritz accompagnato dalla pizzetta calda (pasta sfoglia leggerissima) o meglio ancora : il Vol-Aux-Vent ripieno di Insalata Russa e punteggiato con il cetriolo sottaceto. Ma i suoi capolavori: La "Torta Sacher", rimanenza culturale degli Asburgo, di cui ancora non ne ho trovata una migliore,come pure gli Strudel (anche in forma di pastina)e le torte alla pasta di mandorle. Per non parlare delle delizie prodotte al tempo delle festivita'!
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