A causa di un poco piacevole disguido tra due AMICI del Blog, ecco una piccola riflessione, o se vogliamo un chiarimento, sui fondamenti sui quali si basa questo spazio web.
Io, Nino Baldan, non mi sento il portatore della verità assoluta.
Ho scritto un libro sulla storia del wrestling italiano che narra le vicende dalla mia prospettiva, ma sapendo che come disse Jarabe de Palo, "da che punto guardi il mondo tutto dipende", sono pronto a dare spazio a chiunque non la pensi come me.
Un mancato invito, ad esempio, può da una parte essere interpretato come un bellicoso atto di ostracismo, ma dall'altra una semplice dimenticanza dovute a un sovrapporsi di impegni; proprio per questo dò la parola a chi la pensa in modo differente.
Magari non sempre la verità sta nel mezzo (a volte è un po' più in qua, altre un po' più in là), ma di fronte a più opinioni da confrontare, possiamo renderci conto della realtà in maniera più obiettiva, scoprendo che un "pazzo" magari proprio pazzo non era, ma era semplicemente un povero Cristo il cui sistema nervoso era stato ridotto in frantumi.
immagine da ascuoladiopencoesione.it
Nino Baldan
Tranne nel caso di ingiurie, io lascio parlare.
Non dobbiamo rispettare alcun limite di spazio, di conseguenza, più un mio intervistato racconta, illustra, tergiversa, vaneggia, ben meglio: è la sua occasione di presentarsi.
Se poi costui dovesse gestire lo spazio in maniera addirittura controproducente per la propria attività, pavoneggiandosi e perdendosi in un fiume di parole, peggio per lui: è il web che giudicherà la sua "performance". E non pensate che non mi arrivino mai messaggi per schernire le fantasmagoriche sparate di questo o dell'altro intervistato.
Lascio parlare anche di argomenti controversi, anzi, spingo affinché se ne parli.
Ripeto: più opinioni abbiamo, più potremo farci un'idea di come i fatti siano andati per davvero. E nelle interviste accetto che si critichi, si decostruisca, si esponga la propria visione; proprio come un giornale concede spazio al candidato sindaco che spiega i punti di forza del proprio programma contrapposti a quelli deboli del suo avversario.
Impedire ciò sarebbe impensabile, e soprattutto illiberale.
Offro ovviamente la possibilità di replica a chiunque venga tirato in ballo, per controbattere, esporre la propria tesi e far valere la propria versione.
Dove? Nella sezione dei commenti sottostante l'articolo, oppure a chi ne farà richiesta, con un'intervista che realizzeremo insieme nei tempi che concorderemo.
Capisco che alcuni degli intervistati espongano tesi quantomeno discutibili, ma una cosa che non vogliamo vedere qui sul Blog sono commenti con insulti, minacce e termini scurrili.
Sono stato costretto a rimuovere un commento non perché mi fossi per forza schierato con l'intervistato, ma in quanto non è mio desiderio che questo spazio degeneri in un botta e risposta violento degno delle peggiori osterie, o peggio, il pretesto per querele e denunce varie. E qualcuno pronto a ricorrere agli avvocati per due righe di commento su una pagina di Blogger, purtroppo, c'è.
Io un errore l'ho fatto: quello di non stilare un regolamento, confidando che fosse scontato e insito in tutti i miei lettori.
Ma non chiamatemi "censore", o "illiberale". Piuttosto, diamoci una mano affinché il Blog rimanga un terreno dove ci si possa confrontare in maniera civile; non vorrei che un giorno la situazione mi sfuggisse di mano, e fossi costretto a chiuderlo.
Al ragazzo "censurato" chiedo scusa di non averlo anticipatamente avvertito di moderare il linguaggio (d'altro canto, sono quelli i termini ormai in voga sui social network), e anzi rinnovo l'offerta per scrivere un bell'articolo di risposta all'intervista che lo chiama in causa, sbrogliando quei nodi che al lettore rimangono ancora come punti interrogativi.
Nino Baldan
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