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3 luglio 2015

Intervista a Rocco Laurita (il wrestling italiano)


Amici del wrestling italiano! Oggi ci spostiamo in Basilicata, precisamente a Potenza, per conoscere Rocco Laurita, il giovane ma lungimirante presidente della Power Wrestling Entertainment, che dalla semiamatoriale IWD è riuscito a portare alla sua corte Chris "Bambikiller" Raaber ed El Ligero, oltre a stringere una fitta rete di collaborazioni con altre realtà nazionali!

Ciao Rocco e grazie per essere qui sulle pagine del Blog! La prima domanda è di rito: come ti sei appassionato di wrestling? Come hai conosciuto la disciplina?

Ciao Nino! Mi sono appassionato al wrestling nel periodo del boom in Italia, quindi seguendo su Italia Uno le gesta di Eddie Guerrero, Chris Benoit e tanti altri; poi vedendo "Wrestlemania 21" mi venne l'idea di voler diventare un pro wrestler come i miei idoli. Inizialmente mi informai un pò sul web, e scuole vicino casa non c'erano, poi venni a conoscenza di una scuola wrestling a Roma (polo TCW), e cosi se non sbaglio nel 2007, decisi di iniziare questa avventura, facendomi 400 chilometri tutti i sabati per andarmi ad allenare.

Rocco Laurita agli esordi

Come fu il tuo primo impatto con quello che vedesti della scena italiana?

La scena nazionale la seguivo già da prima che iniziassi l'allenamento a Roma, e devo dire che sono sempre stato molto appassionato del wrestling italiano, perchè vedere crescere una creatura giovane come il wrestling made in Italy, le sue evoluzioni e i miglioramenti che ci sono stati negli anni è stato molto interessante. La TCW è stata la prima federazione con cui ho potuto vedere dall'interno come funzionava il tutto, e ho dei bei ricordi: feci da staff ad un loro show, e a quello dopo feci la mia prima apparizione da manager a bordo ring di Terry Idol. La cosa che mi è più rimasta impressa del primo impatto è stato il vedere ragazzi con la stessa passione e obiettivi da tutta Italia, ed è un emozione bellissima, perchè sai che non sei il solo pazzo a voler fare quella carriera!

Quali realtà italiane seguivi prima di approdare alla TCW? E quali wrestler del Belpaese ti piacevano?

Prima di approdare in TCW seguivo la ICW e la XIW, tramite web ma anche su riviste come Super Wrestling World: le ammiravo molto perchè hanno dato vita a quello che oggi è il wrestling made in Italy. I wrestler che mi piacevano di più erano Kaio, Ace (che sta ora in PWE) e Red Devil, con i quali ho avuto modo di lavorare nello stesso show (PWE WITH ICW LIVE 2)

Sei stato al centro dei riflettori nel 2009 con la IWD e il suo controverso show di debutto "No limits" tenutosi a Potenza.
Ammetto che, pur non conoscendo i retroscena, ti ho sempre guardato con simpatia, perchè nella tu creatura ho visto lo stesso spirito pionieristico della prima ICW di "Inauguration Day" (anno 2000). Con la sfortuna però di essere capitato 9 anni dopo, quando altre federazioni avevano già mosso i loro passi e realizzato i loro eventi.
Come nacque il progetto IWD?

conferenza stampa prima di IWD "No Limits"

E' la stessa cosa che ho pensato io, perchè quando fu messo online il famoso video (che poi feci levare) pensai tra me e me "mi stanno puntando tutti il dito", ma se andiamo a vedere la maggior parte delle federazioni, hanno tutte avuto un periodo buio, e anche amatoriale. L'obiettivo era di portare il wrestling nella mia terra, la Basilicata, ma come per varie fed italiane, anche io all'inizio ho pagato con l'inesperienza, non solo dal punto di vista atletico, ma soprattutto organizzativo. Ci sono stati vari problemi, come un ring al quale, una volta montato, mancavano dei pezzi, e ti trovi a pochi minuti dallo show senza sapere cosa fare; poi ovviamente volli fare tutto da solo, e il risultato è stato fallire la prima prova. La differenza del 2010 e i primi tempi del wrestling Italiano era il web, e cioè ora si fanno video e si mettono su Youtube in un attimo...una volta invece questo non accadeva. Ma quella disavventura mi ha fatto maturare, ed è grazie ad essa se poi la IWD si è evoluta in PWE.

foto di gruppo dopo IWD "No Limits"

Immagino i problemi, dettati dall'inesperienza, nel badare alla logistica e di trattare con persone già avvezze all'ambiente...è vero che lo show avrebbe dovuto essere stato in partnership con la XIW?

Se ricordo bene, contattai Marcello Crescenti all'epoca, non ricordo se era anche per avere oltre che i lottatori anche il loro ring a noleggio, però se non sbaglio per limiti economici non ce la facemmo. Però devo essere sincero, una cosa che mi è rimasta dalla IWD è la mentalità aperta a collaborare con tutti: non mi piace fare la gara a "io sono meglio di te", ma ho una mentalità all'inglese, mi piace unire le forze, perché insieme si migliora, da soli no.

Da dove proveniva il ring della IWD?

Il ring proveniva da una palestra di Potenza che gentilmente c'è lo prestò; il problema fu mio, che non pensai a fare delle prove-montaggio del ring, e infatti mi trovai a montare un ring da boxe vecchio (con bulloni da avvitare) e che mi ha lasciato la "sorpresa". 

immagine da hallofshamelucapoison.com

Poi dopo quell'evento cosa successe internamente alla IWD?

Praticamente decisi di chiudere l'associazione e di ricominciare, andandomi ad allenare in giro per l'Italia: Pavia, Bergamo, Roma, Pisa, insomma girai tutte le federazioni: ho fatto in pratica un viaggio nel wrestling Italiano, conoscendo Emilio Bernocchi, Tempesta e tutti i ragazzi della 2PW, Marco Albrigoni ed altri ancora. Dopo un periodo in giro, decisi di riformare il gruppo raccogliendo appasionati da tutta la Basilicata, ma inizialmente decisi di non mettermi come presidente, perché volevo lavorare più dietro le quinte, proprio per via dell'IWD, e cosi nel 2012, sempre a Potenza davanti a 250 spettatori, debuttò la PWF e fu un successo. Uscimmo pure in un giornale in Nigeria, e Chris Bambikiller fu contentissimo della collaborazione con noi, perchè si trovò molto a suo agio.

Recap dello show PWF del 2009

Come contattasti Bambikiller? Raccontami un po' anche del giornale nigeriano!

Decisi che ci voleva un volto Power per la PWE, quindi grosso ma allo stesso tempo esperto e bravo sul ring: Bambikiller è un lottatore che ho sempre seguito, e decisi cosi tramite Luca Carbonaro che è diventato il nostro road agent (avendo lui un ottimo inglese) di contattarlo, e da li è nata una bellissima collaborazione, dove oltre che dal punto di vista atletico, Chris ci ha dato sempre tanti consigli anche dal punto di vista organizzativo. Sempre grazie a lui allacciammo un bel rapporto con la Nigerian Wrestling Federation (in cui Chris lottava) e ci fecero uscire su "International wrestling update", un giornale locale, vicino alla notizia del matrimonio di Cena. 

L'allora PWF sulla stampa nigeriana

Come si passó dalla PWF alla PWE?

Dopo lo show del 2012, avevamo fatto il primo passo e cioè lo show di debutto, ma una cosa è fare uno show, ed una cosa avere continuità; così ci fu un periodo di pausa nel quale per un anno sono stato vicino Roma, tornandomi ad allenare nell'Academy diventato in quel momento RWA, poi tornato a Potenza decisi di portare l'esperienza di trainer come Bako, Darkness, Ace e altri nella mia città con l'apertura della PWE Academy a Potenza,e in secondo momento anche a Genova. Decisi nel 2014 di continuare da dove ero rimasto (cambiando leggermente il nome perchè lo Csen (a cui noi siamo affiliati) consigliò essendo una ASD di cambiare da "federation" a "entertainment". Ripartimmo a piccoli passi,prima con piccoli show chiamati "The Day of Wrestling",e poi nel dicembre 2014 con "PWE LIVE 2" in collaborazione con la ICW. E da li in poi non ci siamo più fermati. 

Chris "Bambikiller" Raaber con il titolo PWE

Raccontami i traguardi raggiunti dalla PWE dei quali ti senti più fiero

Essere l'unica federazione del sud Italia continentale (levando le isole) è già una bella responsabilità, abbiamo raggiunto varie soddisfazioni dal primo show in cui abbiamo portato Chris Bambikiller riempiendo con 250 spettatori la location, l'uscire su giornali e siti stranieri come in Nigeria ed Inghilterra, aprire una seconda sede a Genova, diventando una delle poche federazioni ad avere punti di riferimento al nord e al sud. In poco tempo siamo arrivati a fare apparizioni in Liguria, Lombardia e il 13 Agosto debutteremo pure in Toscana con "PWE LIVE 4"; abbiamo portato dopo tanti anni un grande lottatore come El Ligero e per la prima volta Noam Dar, il titolo italiano PWE difeso a Copenaghen, insomma tante piccole soddisfazioni,tutte in poco tempo, ed è solo l'inizio.

Chris Raaber ed El Ligero sul ring di "PWE LIVE 3"

Qual è la tua idea di wrestling? Qual è a tuo avviso la formula ideale per sfondare in Italia? pensi che il pubblico vada in qualche modo educato, o che bisogna al contrario offrire agli spettatori ció che chiedono?

Io seguo il wrestling a 360°, quindi spazio dalla WWE alle indy, comprese le europee. L'idea che mi sono fatto che in Italia bisogna meno prendere d'esempio la WWE e più le indy inglesi, americane (PWG....), perché quella è la giusta strada: creare un prodotto proprio e non copiato, dove i lottatori non devono emulare le stelle famose ma essere originali,perchè quando le grandi federazioni cercano un lottatore cercano l'originalità prima di tutto. Il pubblico italiano va educato, secondo me tramite match meno comedy, meno harcore e più basati su mosse che fan o meno rimangono di stucco. Purtroppo in Italia la prima cosa che pensano le persone è: "il wrestling è finto", "sono pagliacci" etc... Io penso che quando il wrestling italiano arriverà ad una continuità tale da essere in quasi tutte le regioni con un tot numero di show, e fatti nel modo giusto, saranno le stesse persone che dicevano che è finto a tornare. L'esempio più lampante era ieri e l'altro ieri, quando ci siamo esibiti alla festa dello sport con un pubblico occasionale, il risultato era che nello show successivo già conoscevano i nomi da tifare, e molte persone sono ritornate a vederci. Penso che quando in Italia ci sarà una mentalità più aperta, meno da primedonne, meno da "io sono meglio di te", allora non avremo nulla da invidiare ad altre nazioni europee.

Vedi quindi il pubblico italiano alla stregua di quello che all'estero si reca a vedere le indy, attratto quindi dall'atletismo dei suoi performer? È per l'ahimè classico discorso "é tutto finto" che non propenderesti per inserire il comedy negli show italiani?

Rocco Laurita in azione a "PWE LIVE 3"

Si,e lo dico perchè quando c'è una bella mossa di wrestling il pubblico applaude e si sveglia d'impatto, perchè non sono abituati a vedere una persona fare certi gesti atletici e cosi anche chi se ne frega del wrestling non può non dire "cavolo è proprio bravo". Il comedy sì, proprio per quel motivo, e la PWE lo ha provato anche a spese sue il primo show quando ci fu un match comedy tra Magic Mask e Ramon, 50 spettatori se ne andarono, perchè il comedy non piaceva, poi arrivò un match molto più fluido e pieno di belle manovre e si svegliò il pubblico.
Alla fine il wrestling è comunque uno sport-spettacolo, quindi fondamentale è da un lato la parte atletica, ma dall'altro la parte intrattenimento, tra cui le storyline, importantissime per far si che il pubblico continui a seguire anche i futuri show, le rivalità, le stable, le musiche, i promo...tutto questo insieme è wrestling. La risposta a come entrare nella testa degli spettatori e capire veramente cosa la gente vuol seguire, formulerei con un sondaggio da dare cartaceo a metà spettacolo, e poi da riprenderselo a fine show con scritto "cosa ti aspetti da uno show di wrestling?".

Quali sono le federazioni italiane con le quali la PWE sta maggiormente collaborando?

WIVA e BWT,siamo in buoni rapporti con la ICW con cui facemmo uno show insieme.

Red Devil e Manuel Majoli della ICW a "PWE LIVE 2"

E i nomi di punta del nucleo PWE di Potenza?

La PWE oltre a radunare i migliori wrestler italiani, sta creando dei propri lottatori, un pò come tutte le federazioni, e tra questi per quanto riguarda i lottatori lucani puntiamo molto su talenti come Koba (che ha debuttato 2 giorni fa), Edgar (ha debuttato nel novembre 2014), cercando anche di dare il mio contributo. Tra i ragazzi c'è anche Kratos, personaggio mascherato che porta il nome dell'avversario con cui ebbi la disavventura della IWD, proprio per evidenziare che non nascondo gli errori, perchè sono gli errori a far crescere una federazione.

Qual è secondo te il principale motivo per il quale il wrestling fatica a spopolare in italia, e gli errori della scena locale sui quali andrebbe messa mano?

Il motivo per cui il wrestling in Italia non è ancora arrivato ai livelli Inglesi è l'umiltà. Manca in Italia molta umiltà, la guerra tra i poveri non porta a niente di buono, i primi della classe in Italia non esistono, in Italia si pensa a vedere agli errori degli altri invece di vedere gli errori propri. Tutti vogliono essere la miglior federazione, ma se andiamo a vedere all'interno, nessuno campa di wrestling, nessuno si è arricchito, e si fanno non più di 100 spettatori. Fortunatamente per alcuni la mentalità è cambiata,noi non obblighiamo i nostri lottatori a non andare a lottare in altre fed anzi, vedi WIVA, BWT e noi, praticamente parecchi lottatori lottano in tutte e 3 le fed, e solo cosi i lottatori si fanno conoscere, vedi l'Asca con la ICW, insomma la mentalità fortunatamente sta cambiando in molti, e solo cosi può il wrestling migliorare: unendo le forze, con rispetto verso tutti, senza imporre l'idea propria sugli altri ma collaborando concretamente insieme. Volere è potere.

Lo staff PWE insieme a Pain, Andrew Winston e Horus

Di cosa ti occupi attualmente in PWE? Quali sono le tue mansioni?

In PWE mi divido in 2 ruoli e cioè quello di presidente e quello di pro wrestler, 2 ruoli diversi che non cerco di accavallare; infatti il booking lo decide Luca Carbonaro. Da presidente dò anima e corpo per la crescita della PWE, come pro wrestler il mio obiettivo è migliorare sempre di più imparando dai più esperti.

Chi è Rocco Laurita quando non è nelle arene? Raccontaci chi sei!

Sono un ragazzo di 27 anni,fidanzato da 5 anni,che come moltissimi ragazzi è disoccupato in cerca di lavoro dopo varie esperienze lavorative ed universitarie.

Laurita con Chris Raaber

Un'ultima domanda e poi ti lascio stare: come ti vedi tra 10 anni?

Mi vedo con una PWE molto più continuativa,migliore sempre di più come prodotto e con molti più fan.Per il lato pro wrestler,sicuramente come tutti i lottatori anche io ho i miei sogni,mi piacerebbe lottare all'estero e continuare parallelamente con la PWE. 

Grazie Rocco, e in bocca al lupo per la tua PWE! Chiunque voglia approfondire su questa nascente realtà lucana, può consultare il loro sito cliccando qui.

Nino Baldan


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2 commenti:

  1. Bravo Rocky
    Purtroppo viviamo in un paese che vede il wrestling come una pagliacciata e chi fa wrestling sono tutti pagliacci come hai detto tu. Eppure chi dice che questo spesso è una persona che è cresciuta con il wrestling.
    Spesso i bambini sono accompagnati nella loro infanzia dal wrestling ma poi arriva qualcuno che inizia a dire "il wrestling è finto non si fanno niente è tutta scena"e noi ci lasciamo contagiare dal loro pensiero
    Intanto dietro alla "finzione" ci sono ore e ore di allenamento e basta un minimo errore per rischiare la vita...per far rimanere a bocca aperta la gente i wrestler passano ore e ore a settimana a ripetere quelle mosse
    E non parliamo dei giornali e telegiornali italiani...parlano di wrestling quando muore qualcuno o trovano altre motivazioni per sputtanarlo chiedendo di abolire lo sport...in verità ha più scandalo il calcio del wrestling con le varie scommesse, partite rubate, i milioni di euro che se vanno per ogni singolo giocatore. Io sono sicuro che Rocky con tanto impegno farà tornare la voglia di wrestling alla gente perché si vede che è un ragazzo che ha voglia di rivalorizzare il wrestling nel nostro paese riportandolo tra gli sport poi seguiti . forza Rocky!
    Il wrestling è di chi lo ama!

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  2. Grande Rocky Laurita! L'impresa PWE sta dando i suoi frutti nonostante l'inizio un po' burrascoso (cosa che può essere utilizzata come aneddoto storico), ora, però, è il momento di crescere e di diventare sempre più POWER!!

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