Era il 1998, e all'epoca vivevo la mia normale e ripetitiva vita di studente delle superiori, fatta di compiti per casa, videogiochi e pochi amici, con i quali mi ritrovavo più che altro per qualche sfida a "Mario Kart" e "Goldeneye". Nella mia classe c'era chi guardava i video musicali, acquistava cd, frequentava feste, mentre il sottoscritto, a differenza loro, guardava quel mondo attraverso un finestrino; un po' perché lo consideravo frivolo e inutile, un po' (lo ammetto) per partito preso. Con un tarlo che peró mi tormentava sempre più: quello di "non essere come gli altri", di buttar via la mia adolescenza; ormai sempre più compagni trovavano la fidanzatina, uscivano con grandi compagnie di amici, frequentavano le prime feste, parlavano di cantanti e gruppi musicali che non avevo mai sentito nominare.
immagine da urbancashmere.com
Un pomeriggio, mentre mi trovavo nel consueto negozio "Virtualia", vidi un titolo per Playstation che fino a qualche giorno prima non avevo notato: "Spice World", che in copertina raffigurava una versione super deformed della girl band del momento. Il prezzo, poi, era qualcosa di assolutamente abbordabile: 39 mila lire.
La musica nel videogiochi...avrei potuto fare un tuffo in un mondo che non conoscevo, che mi incuriosiva, del quale avrei voluto almeno avere un'infarinatura di base. Considerando che non avrei potuto fare altrimenti: gli mp3 non esistevano, e l'unico modo di ascoltare musica sarebbe stato acquistare gli album, cosa che sinceramente proprio non mi sentivo di fare. Tornai a casa con il cd in mano e corsi a metterlo su.
La schermata introduttiva
Probabilmente la mia "Spice experience" non durò più di un'ora o due, e il gioco fu presto tolto dalla console per non farvi più ritorno. Ma ora, a 18 anni dalla sua uscita, "Spice World" ha ormai raggiunto lo status di oggetto di modernariato, ed è con un altro spirito che mi accingo a ri-inserirlo nella mia Playstation vecchia e ingiallita. Come se provenisse da una capsula del tempo, voglio osservare e capire come fossero state le cose, come si fosse vissuti nella seconda metà degli anni '90 partendo proprio da un manufatto di quell'epoca.
La mia primissima impressione è quella di non trovarmi davanti ad un gioco, bensì a quella che ai giorni nostri potrebbe essere concepita come un'app per smartphone: il nostro obiettivo è semplicemente quello di divertirci creando una coreografia.
Le Spice Girls sono state ben ricreate attraverso modelli poligonali in stile cartoon, e pure gli sfondi e l'impostazione grafica ben si sposano con tutto il resto. Le ragazze sono state doppiate dalle loro controparti reali, ed il gioco è completamente in italiano, cosa che per l'epoca non era poi così scontata.
Geri Halliwell (che proprio nel 1998 lasciò le Spice)
La prima cosa da fare è selezionare una girl, che verrà poi successivamente raffigurata nel menù. L'unica sessione nella quale possiamo inizialmente entrare è "banco di mixaggio", nella quale possiamo scegliere un brano tra: "Wannabe", "Who do you think you are", "Say you'll be there" (dal primo album "Spice"), "Spice up your life" e "Move over" (dal secondo album "Spiceworld").
Ecco quindi apparire un dj che, con un inequivocabile tono da assuntore di sostanze stupefacenti, ci chiederà in italiano di "creare" il nostro "mix" semplicemente scegliendo l'ordine di esecuzione di 9 frammenti della canzone, fino ad un totale di 18.
Una volta pronto il "pezzo" ci si potrá spostare sulla casella "prove di ballo", dove un personaggio "disco" (con la voce che sembra provenire da un film hard) ci mostrerá che "mosse" è possibile eseguire, tramite la combinazione di 4 pressioni di tasti.
In "registrazione ballo", poi, si farà sul serio, e i movimenti verranno immortalati. Anche singolarmente, per ognuna delle 5 ragazze.
Fino ad arrivare allo "studio televisivo", che ci mostrerá le nostre girls intente ad eseguire la loro coreografia, proprio come in una puntata di "Top of the pops"; noi non dovremo far altro che decidere in tempo reale quale inquadratura utilizzare.
Una volta che tutto è stato confermato e registrato, il gioco è finito. O meglio, possiamo rifar tutto di nuovo, stavolta selezionando un altro brano.
La modalità "Spice TV" invece offre una selezione di video, ovviamente in bassa risoluzione, con interviste e curiosità sulla band, che vengono mostrati al giocatore in ordine random.
Aneddoti sempre molto interessanti
Come ho già detto, la realizzazione tecnica di questo prodotto è decisamente curata: se osserviamo bene i volti delle ragazze, queste avranno una texture diversa a seconda che stiano cantando o meno; tutto è colorato e graficamente ineccepibile. Ma si tratta a mio avviso più di un "gadget" che di un gioco vero e proprio; oggi "Spice World" sarebbe una app per smartphone da 2,99 euro.
Ebbe qualche risultato sulla mia vita sociale? Mi aprì un po' più la mente, ma non fu certo questo giochino a farmi smettere di vivere la mia solita vita da geek, tant'è che la mia prima ragazza arrivó soltanto due anni più tardi. Ma questa è un'altra storia.
Nino Baldan
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