26 giugno 2019
Le mercerie Soppelsa a San Canciano su "La Voce di Venezia"
In attesa del prossimo articolo su "La Venezia Perduta" (che sarà pubblicato nel weekend) e della sedicesima puntata di "10 attività veneziane scomparse" (che andrà online lunedì 1 luglio), vi condivido il mio ultimo pezzo realizzato per "La Voce di Venezia".
Un articolo che inaugura la nuova rubrica "La Venezia che resiste", di taglio diverso e più giornalistico, che si pone l'obiettivo di censire tutti quei negozi storici che hanno coraggiosamente deciso di non chiudere. Nella prima puntata: le mercerie Soppelsa di San Canciano.
Ma passiamo subito al sodo e leggiamo la storia della signora Rosella, del signor Ezio e di loro figlio Devid, che in una Salizada ormai completamente votata al turismo gestiscono un'attività ancora al servizio del residente.
Dove il tempo sembra essersi fermato. Per davvero.
Clicca qui per leggere il post
E il riconoscimento più bello è proprio quando arriva dai diretti interessati.
Grazie a voi, per la vostra passione e per la vostra gentilezza!
Nino Baldan
Leggi anche:
. 10 attività veneziane scomparse (quindicesima puntata)
. 10 attività veneziane scomparse (prima puntata)
. La Voce di Venezia (sito ufficiale)
Bellissima la rubrica: un giusto tributo a chi ancora non molla, a chi resiste nel vintage :)
RispondiEliminaMoz-
Grazie Miki!
EliminaFortunatamente esistono ancora negozi che mantengono la loro merce e il loro stile immutati nei decenni!
E per Venezia la cosa è ancora più importante, vista la graduale trasformazione della città in un parco a tema: alimentari, fruttivendoli e mercerie si sono riconvertiti in negozi di paccottiglia, snack bar e pasta-to-go.
Qui in Laguna un'attività che conserva la sua struttura originaria è da premiare due volte! Perchè sono proprio i negozi come Soppelsa che danno a questo luogo l'ultima, flebile parvenza di CITTÀ: la città dove siamo nati e cresciuti ma che ora esiste solo nei nostri ricordi.