Venezia ha appena superato la seconda marea più alta di sempre: 187 cm sul livello del mare contro i 194 cm del 1966. L'acqua salata si è introdotta in ogni edificio, distruggendo dispositivi elettrici, mobili e suppellettili: anche le zone che si consideravano "sicure" hanno dovuto affrontare la furia degli elementi.
Per il sottoscritto le perdite si limitano a un'asciugatrice e a uno scatolone di fumetti, ma la notte del 12 novembre molti Veneziani hanno perso tutto. Uno di loro è Walter Mutti, che ha visto la sua edicola portata via dalle onde e trascinata chissà dove. Diventato un po' il simbolo di una Venezia in ginocchio, Walter è stato ricevuto dal premier Giuseppe Conte durante la sua visita in Laguna.
Walter Mutti ha perso la sua edicola, sommersa dall'impeto delle acque. Stamane l'ho incontrato in Prefettura a #Venezia: ho ascoltato le sue parole di dolore, uguali a tante altre che mi giungono dai cittadini veneziani. Il Governo è solidale e presente, nessuno resterà da solo pic.twitter.com/mecHElPPU0— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) November 14, 2019
Questa mattina "La Voce di Venezia" ha aperto con il mio pezzo dedicato a Walter: leggeremo del suo dramma, del suo incontro con il Presidente del Consiglio e della toccante gara di solidarietà per vedere il prima possibile la sua edicola dov'era e com'era.
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Il mio "grazie" va come sempre a Paolo Pradolin, Mattia Cagalli e all'intera redazione del giornale per lo spazio che mi è stato messo a disposizione.
Nino Baldan
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Un bel pezzo Nino, complimenti. Una tragedia assurda, forse evitabile, chissà. La mia solidarietà a coloro che hanno perso tutto. Speriamo che questa volta lo Stato italiano vada ben al di là delle solite "parole".
RispondiEliminaGrazie Mariella!
EliminaL'acqua è un elemento a cui i Veneziani sono abituati da secoli: ci siamo immediatamente rimboccati le maniche per ripartire!
Ma la cosa che stride maggiormente si chiama MOSE, un progetto faraonico costato 5,5 MILIARDI ideato negli anni '80 e iniziato nel 2003, che attualmente giace incompiuto, corroso dalla ruggine e dalle incrostazioni. Avrebbe dovuto "salvarci" dalle acque alte, ha inciso in modo significativo sulle finanze dello Stato ma si è concluso con uno scandalo e una serie di arresti...
Il premier ha garantito che rimborserà i danni ai Veneziani, ma la cosa più grave rimangono quei 5,5 MILIARDI buttati, che non gravano soltanto su noi cittadini ma sull'Italia intera. Un ulteriore esempio di quanto il malaffare non conosca regioni o latitudini.
Io ho sentito della Libreria Acqua Alta che ha perso diversi libri..poi qualcuno si è mosso con una raccolta libri per donarli alla libreria, e hanno perfino stoppato la raccolta perché sono arrivati fin troppi libri! Una notizia che rincuora, diciamo
RispondiEliminaIo vivo a dieci minuti dalla Libreria Acqua Alta, un luogo che mi ha sempre incuriosito e affascinato. E purtroppo questa volta le barche su cui erano adagiati i libri non sono bastate :( Bellissima la risposta dei lettori, che dà un po' di speranza sia alla categoria che alla città!
EliminaHo letto il pezzo sul giornale online.
RispondiEliminaUna sciagura e anche un simbolo della stessa. Ma non solo: anche il simbolo di solidarietà, e quello di stoico amore per un lavoro che sta scomparendo... :)
Moz-
Anche perchè Walter è un edicolante VERO, una categoria che a Venezia si è praticamente estinta.
EliminaTra la crisi dell'editoria, lo spopolamento (che ogni anno ci priva di 1000 abitanti) e l'imperare del turismo di massa, ogni chiosco è diventato un bazar che vende di tutto tranne che i giornali.
Quindi, doppiamente: forza Walter!
Immagino.
EliminaE allora sì: FORZA WALTER! :)
Moz-
Per la cronaca, l'edicola è poi stata ritrovata, in acqua, dai Vigili del Fuoco :)
EliminaVenezia, individuata edicola inabissata alle Zattere. E’ sommersa vicina al pontile
Sommozzatori trovano l’edicola delle Zattere. Le immagini subacquee [video]
Eh un disastro m'ha detto. Ho visto le foto. (Davide Fox)
RispondiEliminaCiao Davide!! Bentornato!! Come va? In quale parte del mondo ti trovi? :)
EliminaScrivimi, perché con il cambio di telefono ho perso molti contatti (tra cui il tuo).
Eh...purtroppo è stata una bella batosta per tutti, per qualcuno in particolare... Ma nonostante le maree non accennino a tornare alla "normalità", Venezia non si piega e continua a lottare, giorno dopo giorno!