Chiunque sia stato in Giappone (o ne abbia sentito i racconti) conoscerà l'esistenza di un'incredibile varietà di KitKat, uno snack che in Italia esiste solo nella versione "classica", bianca o fondente.
I Nipponici, al contrario, possono deliziarsi con aromi quali wasabi, fragola, pesca, fiori di ciliegio, malaga... anche se il KitKat che più mi è rimasto impresso è stato quello al tè verde (o Green Tea Matcha): aromatico, gradevole e - soprattutto - non troppo dolce.
Ma quand'ero convinto che avrei ritrovato quel gusto solo nella terra del Sol Levante, eccolo, a sorpresa, in una tabaccheria di Venezia!
Sebbene Forbes riporti che il KitKat al tè verde esista in Italia dal 19 febbraio 2019, finora non ero mai stato così fortunato da trovarlo. Galeotta fu una ricarica Amazon effettuata nella tabaccheria di Campo Santi Apostoli: le mini-confezioni da 1,50 euro ciascuna erano esposte direttamente sul bancone. Non mi son fatto scappare l'occasione e me ne sono portate a casa due.
L'involucro riporta le scritte in italiano e in francese, con la produzione che a quanto pare proviene dallo stabilimento Nestlé di Francoforte sul Meno; una volta aperto, spuntano quattro mini-barrette dal tipico colore verde-chiaro. Sono passati diversi anni dal mio ultimo assaggio, ma il sapore appare uguale a come lo ricordavo: immaginate un KitKat al cioccolato bianco, immergetelo nel tè verde e addentatelo.La sensazione è quella.
Il gusto è "vegetale", aromatico e per nulla stomachevole; la sua dolcezza moderata permette di gustarne anche due, tre confezioni alla volta senza mai arrivare alla nausea. Ma, come ha commentato la tabaccaia, "deve piacere". In fatto di dolci i Giapponesi hanno un palato delicato, che predilige i gusti più tenui e appena accennati: l'esatto contrario di quanto ho constatato negli Stati Uniti (ma anche in Brasile), dove a far da padrone sono i sapori più dolci, spesso ottenuti da combinazioni tra ingredienti già "forti" di loro come caramello, burro di arachidi e latte condensato.
Quindi, se le vostre preferenze propendono verso il junk food di stampo statunitense o verdeoro, potreste trovare il KitKat al tè verde un po' scialbo e insipido; al contrario, se amate i dolci più "moderati" da mangiare in quantità, diventerà uno dei vostri snack preferiti.
Ma soprattutto, se siete stati in Giappone e volete rivivere in patria i ricordi di quell'esperienza, il suo acquisto diventa un obbligo.
Anzi, potete ordinarne una scatola da 24 pezzi al costo di 83 centesimi ciascuno.
Naturalmente fino a che rimarrà in commercio.
E voi avete mai avuto modo di provarlo? Che ne pensate?
Nino Baldan
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Avevo visto qualche variant del Kit Kat nei video di un youtuber, della serie "Schifezze che passione".
RispondiEliminaAppena ho iniziato a leggere questo post ho pensato al Moz, ma lui è un junk food addicted :D, quindi secondo me non gli piacerà.
Io non mangio Kit Kat da una vita :D. Certo il pensiero di una barretta al cioccolato bianco nel te' non è particolarmente invitante :D
Anche io, dopo anni che frequento il suo blog, ogni volta che sento "junk food" penso involontariamente a Miki :D
EliminaTi dico la verità: anch'io la prima volta ero abbastanza scettico, ma dopo averlo provato mi sono ricreduto al punto da trovare il Kit Kat classico troppo dolce e "ordinario" (e difatti non è uno degi snack che compro abitualmente).
Beh, più che una barretta di cioccolato bianco immagina di immergere nel tè un wafer e avrai l'idea :)
Infatti... deve piacere, e a me non è piaciuto. Mi è sembrato proprio stomachevole.
RispondiEliminaAsieme a questo c'è pure quello rosato.
Da me sono arrivati due mesi fa, e costano sempre uguale al classico (1€)
Moz-
L'esistenza del KitKat rosato (che in teoria dovrebbe avere solo un diverso tipo di cacao) l'ho scoperta ieri mentre facevo ricerche per il post: da me non l'ho ancora visto, anche se a questo punto sono piuttosto curioso :)
EliminaMa quello al tè verde l'hai trovato stomachevole per il gusto oppure perché troppo dolce? Io personalmente trovo più dolce quello classico, con un sapore... che ormai conosco e non mi entusiasma più... Anche se non escludo che il fattore-ricordo legato al Giappone possa aver "inquinato" il mio giudizio ;)
Boh, mi è sembrato immangiabile... stomachevole tra dolciastro e amaro. Non è piaciuto nemmeno ai due miei amici che lo hanno provato con me :O
EliminaMoz-
Ti dico: tutti quelli che conosco a cui è piaciuto 1) sono stati in Giappone oppure 2) non ci sono stati, ma ne sono in qualche modo maniaci... La conferma di quanto il "contorno culturale" influisca sul giudizio più del prodotto stesso! :)
EliminaUhm, non so se mi piacerebbe...da ragazzina mangiavo volentieri quello classico, poi ho smesso del tutto.
RispondiEliminaQuello al tè verde è abbastanza diverso dal classico: meno dolce e "cioccolatoso" e più aromatico... Ma come ha giustamente detto la tabaccaia (e ribadito anche Moz) "deve piacere" :)
EliminaDiciamo che è "particolare": se lo trovi dalle tue parti... siamo curiosi di conoscere la tua opinione! :)
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