''Camomillati venerdì'' di Carmen Russo: gli anni '80 in un video | Nino Baldan - Il Blog

22 febbraio 2020

''Camomillati venerdì'' di Carmen Russo: gli anni '80 in un video

Carmen Russo in ''Camomillati venerdì'', sigla del programma ''un fantastico tragico venerdi'' del 1986

Facciamo un salto di ben trentaquattro anni e torniamo al 1986: Rete 4 aveva in palinsesto "Quel fantastico tragico venerdì", un varietà, affidato a Paolo Villaggio con la con la co-conduzione dell'allora ventisettenne Carmen Russo.

Ma ciò che andremo ad analizzare è la sua sigla, "Camomillati venerdì", che fu affidata alla stessa soubrette: un vero e proprio videoclip, dalle atmosfere simili a "Easy Lady" di Spagna, girato senza badare a spese. Senza dimenticare la canzone: orecchiabile, melodica, avvincente, tant'è che è stata addirittura accostata allo stile di Giorgio Moroder. In poche parole: gli anni '80 in un video, quando l'Italia aveva ancora soldi e risorse da investire nelle produzioni tv.

I ballerini incarnano gli stereotipi del gangster italo-americano, con le inquadrature che si soffermano sull'unico di colore del gruppo quasi per rimarcare l'internazionalità del pezzo. "Camomillati Venerdì", come una buona parte delle produzioni ottantine, riserva una scarsa attenzione al testo, considerando la voce esclusivamente come strumento musicale - tant'è che le strofe avrebbero potuto anche essere in inglese. 

Carmen Russo - Camomillati venerdì (1986)

Ma quello che più salta all'occhio, se comparato con le produzioni attuali, è: quale trasmissione ha più realizzato un videoclip, con un pezzo originale e così curato, da mandare in onda come sigla? "Camomillati venerdì" mostra un'attenzione quasi "americana" nelle luci, nei costumi e nella coreografia, donando ai telespettatori la magica sensazione di trovarsi al centro del mondo. E nel 1986 era davvero così, quando l'Italia deteneva il quinto PIL più alto del pianeta, davanti al Regno Unito e dietro soltanto a Stati Uniti, Giappone, Germania e Francia (fonte: Money.it).

Quand'è stata l'ultima volta in cui si è visto un corpo di ballo in tv? O semplicemente una soubrette cantare, muoversi e danzare invece di rimanere lì, ferma, a far bella mostra di sè? Carmen Russo appare bella e brava nei suoi movimenti sinuosi: si può dire la stessa cosa delle influencer e delle opinioniste che monopolizzano i salotti televisivi?


Anche il sito "Orrore a 33 giri" ha parlato della canzone, riservandogli giudizio tutt'altro che negativo e a tratti lusingante, soprattutto se rapportati ad altre sue recensioni.

"Quasi sommessamente “Camomillati Venerdì” si piazza di diritto tra i migliori brani mai incisi dalla giunonica soubrette. Un dance-pop tipicamente anni ’80 (…) con accenti quasi rock ed una ritmica incalzante modello “Flashdance”. Poco importa che il testo sia poco più di una banale scusa per ripetere la parola “Venerdì”. E che anzi abbia momenti di vero sbandamento psicologico (“Tutti i folletti del quotidiano, si chiuderanno nella mia mano”), il piedino batte il tempo e la testa lo accompagna e quasi per magia la voce sussurrata di Carmen si incastra magnificamente in questo riuscitissimo puzzle."

Ma oltre a Flashdance, non possono non tornare in mente le atmosfere di un altro pezzo di Giorgio Moroder, "Push it to the limit", composto tre anni prima per la colonna sonora di "Scarface" (e inserito anche nel videogioco "GTA 3").

Giorgio Moroder - Push it to the limit (1983)

E voi? Cosa ne dite di "Camomillati venerdì", ma soprattutto del crollo verticale avuto dal nostro Paese, passato ad essere da "quasi America" a un "quasi terzo mondo" culturale ed economico?
Non voglio fare il disfattista, ma osservando le produzioni mediatiche di trentaquattro anni fa la cosa appare palese e innegabile.


Nino Baldan


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13 commenti:

  1. Anni irripetibili, caro Nino! Il pezzo e il video sono carini e, a loro modo, eleganti. Il Berlusca in quegli anni non lesinava su scenografie, ingaggi, ospiti nelle sue reti 😊In generale, penso che siamo passati dalle glorie economiche di quel decennio, alla miseria degli anni 2000, per vari e complessi motivi, ma, banalizzando, circoscriverei il grosso delle cause a due àmbiti: quello geopolitico/storico, cioè il cambio degli equilibri mondiali dalla caduta del muro di Berlino in poi, e quello della politica nazionale italiana, per cui, in soldini, i politici pre-Tangentopoli erano in gran parte ladri ma capaci, questi di oggi non sono nemmeno capaci.

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  2. Risposte
    1. Infatti... Era tutta un'altra epoca... E sono felice di aver vissuto la mia infanzia in quel periodo! :)

      Magari vivevamo davvero al di sopra delle nostre possibilità, ma l'Italia produceva ed esportava (anche perché aiutata da una moneta debole)...

      Poi... cos'è successo? :( (domanda, ovviamente, retorica)

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    2. Chi lo sa...! Una naturale evoluzione storica, ed errori concettuali, come pensare che cancellare la vecchia classe politica avrebbe automaticamente migliorato il Paese e la società...

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    3. A volte mi fermo a fantasticare "cosa sarebbe successo se", e uno dei periodi storici che più amo analizzare sono gli anni '80. E se il muro di Berlino non fosse caduto? E se l'U.R.S.S. non si fosse disgregata?
      O, addirittura, se l'Unione Europea e il successivo Euro fossero rimasti idee e si fosse proseguiti sulla base delle economie nazionali, adottando magari quella "lira forte" citata anche in "Fantozzi va in pensione"? :)

      E la colonna sonora di questi miei "vaneggi" ucronici non può non essere il genere Eurobeat, ovvero "come sarebbe proseguita la dance anni '80 se non fosse passata di moda" :)

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  3. La sigla non la ricordo ma ho vaghi ricordi della trasmissione, ho riletto la scheda su wikipedia e ho capito perché: c'era l'esordio della Gialappa's che commentava le telenovolas sudamericane! E ricordo anche i vecchi cantanti italiani che reinterpretavano le canzoni pop degli anni '80

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    1. Io la trasmissione non la ricordavo per niente... anche perché all'epoca avevo 3 anni :D ho dovuto recuperare qualche spezzone... 8)

      P.S. Anche Paolo Villaggio conduttore è una chicca, alla pari di Lino Banfi al timone di "Domenica In" ! :)

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    2. Villaggio conduttore me lo ricordo bene, era molto divertente, anche un po' "sadico", alla Bonolis di adesso per intendersi! :D

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  4. pazzesco, ricordo la trasmissione (c'era una "valletta" a seno nudo coi capezzoli coperti, giusto? E in una puntata si dimenticarono di microfonare un "ospite" e non si sentì niente di quello che aveva detto!) ma la sigla proprio non me la ricordo.

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    1. Come dicevo, per "colpa" della mia età ho dovuto recuperarla a posteriori :(

      Mentre ricordo benissimo "Odiens" (1988/1989) e la sua sigla, che a differenza di "Camomillati Venerdì" si affermò subito nella quotidianità degli Italiani :)

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    2. La sigla di Lorella Cuccarini era così diffusa che la conoscevano anche i bambini: qualche mio compagno delle elementari cantava: "Vola / una bomba sulla scuola / la direttrice vola" :D :D :D

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