Questa sera si terrà la finale del Festival di Sanremo, ma a noi retro-nostalgici non interessa: preferiamo tornare al 1992 e recuperare l'esibizione di Giorgio Vanni sul palco dell'Ariston.
Sì, proprio lui, il cantante delle sigle Mediaset, quando non trattava ancora di "Pokémon" e "Dragon Ball" ma faceva da frontman al gruppo dei Tomato.
Quando qualche anno addietro scoprii della sua partecipazione, mi fiondai su Youtube per recuperare il brano in gara, "Sai cosa sento per te", scritto dallo stesso Vanni insieme a Claudio D'Onofrio e Paolo Costa (ovviamente non l'ex sindaco di Venezia).
Tomato - Sai cosa sento per te (1992)
E ascoltando il suo inconfondibile timbro, non possono non tornarmi in mente Ash, Goku e tutti i personaggi che qualche anno dopo avrebbe accompagnato in tv con le sue sigle. Canzoni che in più di un'occasione ho definito "baby-truzze", con una punta di disprezzo se comparate a quelle del decennio precedente, ma che a vent'anni di distanza mi fanno salire qualche brivido lungo la schiena: erano la colonna sonora di un mondo che non esiste più.
Pazienza se tutti avevano gli zaini di "Pokémon", se i personaggi di "Dragon Ball" si chiamavano Junior e Tensing: le sigle di Giorgio Vanni hanno coinciso con gli ultimi scampoli della nostra era, prima dell'esplosione di internet, prima dei social network, prima degli smartphone. D'accordo, "prima era meglio", ma dopo Giorgio Vanni c'è stata la disgregazione della tv dei ragazzi e della fascia pomeridiana, motivo in più per rivalutarlo come l'ultimo rappresentante del mondo in cui siamo cresciuti, che di lì a poco si sarebbe sciolto come neve al sole.
Ed è per questo che chi è nato dal 1990 al 2000 lo celebra come un vero mito.
"Sai cosa sento per te" non si qualificò per la finale, ma nel 1993 Giorgio Vanni fu scelto come voce italiana del jingle "Always Coca Cola", fino al suo incontro con Alessandra Valeri Manera e all'ingresso in Mediaset, dove con l'arrangiatore Max Longhi sfornerà le sue celeberrime sigle, la prima delle quali fu "Superman" del 1998. Un passaggio coraggioso quello dalla musica leggera ai cartoni animati, che gli ha dato successo e notorietà, e che se non fosse avvenuto oggi non saremmo qui a parlare di lui.
Che ne pensate?
Nino Baldan
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Non me lo ricordavo assolutamente..
RispondiEliminaMa fu bravo sul palco dell'Ariston! La canzone discreta.
Le sue sigle non mi entusiasmano, tranne pochi casi...ma tanto di cappello, ha fatto comunque anche lui la storia della televisione italiana. Deve esserne fiero!
Nemmeno io, come dicevo, ho mai apprezzato più di tanto le sue sigle, ma a conti fatti si tratta di una questione anagrafica: nel 1998 avevo già 15 anni, e la mia testa iniziava già a pensare ad altro... Ce ne fossero oggi di canzoni come le sue...
EliminaE confesso che quando ho sentito "dove sei, se ci sei, ancora non ci credo" del pezzo di Sanremo, la mia testa ha subito visualizzato Goku impegnato in una Kamehameha... ooops "onda energetica" :D
Ecco, neanch'io me lo ricordavo :) Ricordo quando fra i giovani partecipò Caparezza, all'epoca MikiMix.. e pensare che invece Tiziano Ferro oggi idolatrato a fine anni '90 venne scartato per Sanremo Giovani :D
RispondiEliminaCome dimenticarlo MikiMix con i capelli corti e il suo brano pop :D come non dimentico le esibizioni degli Eiffel 65, delle Lollipop e dei nostri conterranei Pitura Freska ;)
EliminaP. S. qualche anno dopo Sir Oliver Skardy avrebbe dovuto tornare all'Ariston da solista con la canzone "Super Skunk" che, "chissà perché, venne scartata :)
Non ricordavo i Tomato, canzone perfetta per quegli anni... assolutamente!
RispondiEliminaLui riconoscibilissimo, "dietro mille fuochi accesi ce n'è uno ecc" passaggio molto da sigla cartoon tipica del suo repertorio.
Vero, l'era Vanni è tra l'altro l'ultima dell'epoca d'oro dei cartoons.
Moz-
Sono felice di non essere stato l'unico a percepire "Sai cosa sento per te" come una delle sue sigle :))
EliminaE ti dirò di più: non amo troppo le canzoni in stile-Sanremo, ma questa me la sarò riascoltata quattro-cinque volte :D
Dici che chi è nato tra il 1990 e il 2000 lo considera una specie di mito, ed effettivamente da nato nel 1999 mi sento di confermare: le sue sigle sono state un pezzo della mia infanzia, e sinceramente le riascolto di tanto in tanto!
RispondiEliminaTempo fa avevo anche pensato di aprire una mini rubrica sul mio blog, dedicata alla sua produzione musicale extrasigle, parlando prima di tutto proprio di questa esibizione a Sanremo di cui ero a conoscenza! Solo che poi non ho più approfondito la questione ed è solo rimasta un'idea. Magari in futuro...
Ciao Eros e grazie per la tua testimonianza! :)
EliminaPer motivi anagrafici, Giorgio Vanni l'ho sempre trattato di striscio... Sono del 1983, e quando iniziarono le sue sigle avevo già 15 anni, ma concordo nel considerarlo l'ultimo, grande mito della tv Mediaset per ragazzi! Se aprissi una rubrica su di lui, io sarei un lettore fisso :)
E io che pensavo avesse iniziato con le sigle dei cartoni! :O
RispondiEliminaIl testo è di qualità,..ehm,... insomma... vabbè, era giovane! XD
Per la musicalità mi ha subito ricordato le sigle dei cartoni che ha cantato. Evidentemente (non so se sia così, lo presuppongo) nella parte musicale delle sigle dei cartoni c'è il suo zampino. No??
Ciao Nino!
Ciao Daniele e benvenuto! :)
EliminaTutte le sue sigle sono (per sua ammissione) co-composte e co-prodotte da lui e Max Longhi, quindi evidentemente "qualcosa" del Giorgio Vanni futuro già emergeva nel 1992 :)