Dopo aver parlato de "La notte vola" (1988), oggi analizzeremo 4 sigle di Lorella Cuccarini uscite dopo il 1990 che per stile, atmosfere e melodia potrebbero appartenere agli "anni '80 II" ovvero: la continuazione del decennio di plastica che avremmo vissuto fino al 2000 se le influenze economico/culturali fossero state diverse.
Siamo tutti concordi nell'affermare che la caduta del Muro di Berlino e l'apertura delle frontiere abbiano portato a un'aria nuova nel panorama pop italiano: dopo l'edonismo ottantino era tempo di celebrare la fine di ogni guerra, ogni disputa e ogni confine.
Ecco quindi far capolino le sonorità di ogni parte del globo, dalla "world music" degli Enigma agli inni terzomondisti in chiave rap.
E il sound della "Italo Disco", più consono a celebrare un ottimismo tutto italiano, iniziò ad andare "stretto" e fu rimpiazzato nelle chart dalla "house music" di provenienza estera. Ma non fu un cambiamento repentino: molti artisti e produttori del "vecchio" genere proseguirono l'attività ben oltre il cambio di decennio, perché anche la Italo Disco - a sua volta - si era evoluta.
Già sul finire degli '80 la musica dance stava divenendo più complessa, più melodica ma soprattutto più veloce, complice l'apporto del trio britannico Stock, Aitken e Waterman, autori di numerosi pezzi delle Bananarama, "Nothing gonna stop me now" di Samantha Fox e molti altri, un sottogenere che alcuni definirono "hi-NRG".
Bananarama - I heard a rumor (1987)
Il 21 gennaio 1990 uscì in Giappone "Super Eurobeat", una compilation che presentava il meglio della dance italiana di allora con brani di Fred Ventura, Aleph, Rose e altre "vecchie conoscenze" della Italo Disco. Il sound ci fa pensare a una dance anni '80 "evoluta", "velocizzata" e "melodicizzata", che innegabilmente rievocherà le atmosfere da anime e videogiochi - sebbene le sonorità siano tutte frutto del nostro, italico, sacco.
"Super Eurobeat" proseguirà per anni, sempre ad opera di italiani, e giungerà gradino dopo gradino al risultato della "Eurobeat moderna", ovvero: lo stile di "Dance Dance Revolution" - che a conti fatti non è che l'evoluzione della Italo Disco.
E qui in Italia? Cedendo alle influenze oltre-confine ci siamo completamente persi "gli anni '80 II"? Sì e no: qualcuno ha perseverato nel filone ottantino per qualche altro anno, ed è il caso delle sigle Lorella Cuccarini, nate in seno di una Fininvest che ha cercato di prolungare il più possibile il suo decennio magico.
1) "Taci ascolta il cuore" (1991)
La prima opening che ascolteremo introduceva la prima edizione di "Bellezze sulla neve", versione invernale di "Bellezze al bagno" che a sua volta riprendeva il concetto di "Giochi Senza Frontiere". A condurre, l'inossidabile coppia Cuccarini-Columbro, mentre a fronteggiarsi erano quattro squadre europee, ognuna a rappresentare una nazione dove le reti del Biscione erano presenti: Italia, Spagna, Francia e Germania, poco prima del crollo del 1992 che avrebbe fatto scomparire La Cinq e Telefünf.
Era ovvio che l'impostazione "anni '80" non sarebbe potuta venir meno.
Il video che non badava a spese, lo stile madonnesco e la melodia sognante - quasi da sigla finale di anime - vennero anche tradotte in spanglish, in uno degli ultimi tentativi Fininvest di esportare in Europa le sonorità italiane.
2) "Oh signorina" (1991)
La sigla di chiusura dello stesso programma era "Oh signorina", interpretata dalla stessa Cuccarini insieme a Marco Columbro ma soprattutto a Francesco Salvi, che a "Bellezze sulla neve" faceva il comico.
Ma al posto delle sonorità house di "C'è da spostare una macchina" (che faceva un po' il verso a "The party" dei The Craze), qui troviamo un brano dichiaramente, nettamente Eurobeat: il sound che avremmo vissuto se, per qualsiasi motivo, il mood economico e culturale degli anni '80 - con l'Italia in testa - fosse proseguito più a lungo, ma che alla fine ha trovato sfogo solo in Giappone.
3) "Liberi liberi" (1991/1992)
Nel 1991 tornava, dopo quattro anni di sospensione, il contenitore festivo "Buona Domenica", che venne affidato a Marco Columbro e Lorella Cuccarini. Le atmosfere e l'abbondanza che hanno contraddistinto il decennio prima sono ancora lì a farsi ammirare, con una sigla d'apertura che ancora in molti ricordano come colonna sonora dei loro pomeriggi domenicali.
4) "Voci" (1992/1993)
L'edizione seguente confermò la coppia di conduttori e mandò in onda, fino al 1993 inoltrato, questa sigla che fa commuovere nel suo essere ingenuamente fuori tempo massimo, proiettando nel decennio novantino gli ultimi sprazzi di gioia e ottimismo degli ottanta. "Salta il muro, e dove si va si va" sembra alludere all'ingenuità con cui si è andati al futuro, quell'avvenire di pace senza guerre né confini che fu poi smentito dall'andamento dei fatti.
Dalla stagione 1993/94, Marco e Lorella lasciarono il posto Gerry Scotti e Gabriella Carlucci che con "Oggi facciamo un grande boom" strizzavano l'occhio alla moda rap del momento.
Forse il pubblico aveva raggiunto un'indigestione degli anni '80 e di tutto ciò che li ricordava? I dati lo smentiscono: l'album "Voci" di Lorella Cuccarini, uscito nel 1993 e contenente le sigle 1991/1992 e 1992/1993 di "Buona Domenica", vendette più di 100.000 copie conquistando il disco di platino.
Ma i tempi erano cambiati: con l'addio a Telefünf e La Cinq si era infranto il sogno italiano in Europa, oltre all'apertura delle frontiere e all'unione economica che avevano decentrato e mescolato ogni carta. Ma se qualcosa fosse andato diversamente, se al posto degli anni '90 avessimo avuto gli ucronici "anni '80 II" con Muro di Berlino ancora su, DC e PSI ancora al governo a svalutare la Lira senza alcun parametro da rispettare (e magari senza neanche Tangentopoli)?
Avremmo continuato ad essere il paese dell'export, del turismo a stelle e strisce e della classe media? O a forza di vivere al di sopra delle nostre possibilità saremmo crollati?
Ciò sarebbe sicuramente avvenuto entro il 2001/2002, quando - anche nella nostra timeline - il ciclo della "distensione" si concluse dando il via a quello della "crisi". Saremmo giunti allo stesso punto, ma avremmo avuto degli anni '90 diversi, con le radio private e una Fininvest in pieno spolvero a esportare gli ultimi ritrovati dell'industria dance nazionale (anche perché, con una Lira così debole, importare dischi esteri sarebbe costato troppo).
immagine da discogs.com
Come sarebbero state le nostre vite, i nostri ricordi, la nostre storie con una colonna sonora completamente diversa? Saremmo stati più spensierati e ottimisti se le atmosfere luccicose alla Lorella Cuccarini si fossero prolungate? E che ne sarebbe stata della dance anni '90? Sarebbe nata in grembo della Eurobeat, con gli Eiffel 65 a cantare a 140-160 battiti al secondo?
Avremmo ispirato l'Europa e il movimento si sarebbe diffuso?
O sarebbero sopraggiunti altri eventi che l'avrebbero bloccata?
Che ne pensate?
Ma non c'è due senza tre: è in arrivo un post sulla Eurobeat nel quale vedremo quali artisti e quali brani avremmo avuto nelle chart italiane se la Storia fosse andata diversamente.
Nino Baldan
Leggi anche:
. "La notte vola" di Lorella Cuccarini (e le sue versioni in inglese e spagnolo)
. The Creatures - Japan (Italo Disco saturday)
. Coronavirus: e se poi il mondo non sarà più lo stesso?
Tutti i post sulla Italo Disco
Tutti i post sugli anni '80
La più riuscita è Liberi liberi, secondo me quella con maggiore coesione anche nella musica, una delle poche che davvero non ha niente da invidiare alle sigle anni '80.
RispondiEliminaInteressante comunque qualche immagine di Bellezze sulla neve, per quanto la mise della Cuccarina sia trash, sulla neve XD
Moz-
Pur tenendo i piedi negli anni '80, queste sigle mostrano chiaramente come il sound si stesse evolvendo verso la Eurobeat...e per motivi anagrafici, forse, ho vissuto e apprezzato queste atmosfere più della Italo Disco propriamente detta... All'epoca avevo 8-9-10 anni, giocavo al Game Boy e percerpivo quelle sonorità come "giapponesi", molto simili alle musiche dei videogiochi :)
EliminaPensa a che shock che abbiamo passato: nati nel 1983, cresciuti con la Italo Disco nelle orecchie, e IMPROVVISAMENTE, giunti all'età delle medie, è completamente scomparsa... :(
"Liberi liberi" ha fatto la storia :) ma forse era un po' troppo inflazionata...io le preferivo "Voci", con la sua melodia avvincente, che quando ho ritrovato una decina di anni fa mi sono quasi commosso :')
P.S.: sì, "Bellezze sulla neve" è uno degli ultimi rigurgiti del trash tipicamente ottantino :D
Chi ha cuccato la Cuccarini? :-P
RispondiEliminaSai che nella prima foto con i capelli bagnati è parecchio conturbante?
Comunque anche per me Liberi Liberi è la migliore, nel senso che è l'unica che ancora ricordavo.
Quel tormentone lo ricordo anch'io :D
EliminaSono d'accordissimo con te sulla foto ;) anche se non ho MAI visto la Cuccarini in chiave erotica/sensuale...sarà che all'epoca non si ammiccava così tanto come ora, sarà che ero ancora piccolo, ma la Lorella nazionale ha sempre rappresentato per me la "cugina"/"sorella maggiore" che non ho mai avuto (sebbene provassi un po' di gelosia per il ballerino coi capelli lunghi - che pensavo fosse il suo ragazzo :D).
Ma nel 2020, riguardando i video di allora, la Cuccarini appare più bella e attraente di come la ricordavo, soprattutto se paragonata a tante starlette odierne senza arte nè parte, tutte sbruffoneria e tatuaggi, che davvero non riescono ad accendere in me alcun pensiero se non quallo del distacco.
Ciao anche per me Liberi Liberi!!!
RispondiEliminaAnche se non l’associo al programma del 90 ma come jingle piuttosto recente di qualche compagnia telefonica o forse mi sbaglio ...non ricordo adesso lo spot preciso.
Stock Aitken & Waterman sono stati dei geniali produttori di tanti successi dance di quel periodo fine anni 80 .
Oltre a quelli che citi hanno siglato i successi di Rick Astley , Dead or Alive , Mel & Kim anche una giovanissima kylie Minogue , kim Wilde .
Aspetto con curiosità il tuo post sull’Eurobeat e trovo altrettanto curioso il tuo usare il condizionale ..un po’ come nei fumetti il What if..
Domani cercherò di scriverti un commento sul tuo libro , ciao
Per quanto riguarda lo spot...onestamente sono quattro/cinque anni che non guardo più la televisione (salvo qualche tg/programma di approfondimento), quindi non saprei dirti :(
EliminaL'argomento-Eurobeat fu fonte di curiosità anche per il sottoscritto: chiunque era convinto che dopo il 1990 la Italo Disco fosse semplicemente morta, e per di più in Italia non ne parlava nessuno... rimani sintonizzato e ne sentirai delle belle (e tutte rigorosamente Made in Italy) ;)