Volendo scrivere su "Il pranzo è servito" mi si sono prospettate due opzioni. La prima: realizzare un articolo enciclopedico contenente date, vallette e presentatori - peccato che Wikipedia avesse già pubblicato tutto. La seconda: dare vita a un venticinquesimo capitolo di "Topolini, Kombattini, Bim Bum Bam" che riesumasse i miei ricordi infantili sul programma.
Inutile dire quale sia stata la mia scelta: rituffiamoci, allora, nel colorato mondo pre-digitale degli anni '80 tra la mensa delle suore, i manicaretti di mamma e l'immancabile compensato del nonno, grazie al quale anche un bimbo come me poteva sentirsi Corrado.
Inutile dire quale sia stata la mia scelta: rituffiamoci, allora, nel colorato mondo pre-digitale degli anni '80 tra la mensa delle suore, i manicaretti di mamma e l'immancabile compensato del nonno, grazie al quale anche un bimbo come me poteva sentirsi Corrado.
Ringrazio come sempre Massimo Cavozzi e lo staff di "Gli anni 80" per lo spazio che mi è stato concesso!
E voi? Cosa ricordate de "Il pranzo è servito"? Scrivetelo nei commenti!
Nino Baldan
Nino Baldan
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A casa mia lo guardavamo sempre, era un appuntamento fisso dell'ora di pranzo :) Corrado era troppo simpatico
RispondiEliminaCorrado era un vero gentleman della tv: dava ancora del "lei" ed era in grado di scatenare l'ironia con un semplice sguardo :) un'altra sua trasmissione che seguivo volentieri era, ovviamente, "La Corrida", alla quale dovrò necessariamente dedicare un post :)
EliminaAlla Corrida erano impagabili le sue facce quando iniziavano certi tizi ad "esibirsi" :D
EliminaEsatto! E i concorrenti erano trattati quasi con "distacco", cosa che non avveniva durante la successiva conduzione di Scotti - dove imperava quel senso di "amicizia" e "fratellanza" che mi fece disaffezionare al programma dopo poche puntate :(
EliminaProgramma iconico del decennio degli 80s. Mi ricordo che in casa mia inizialmente non si guardava, e scoprii dell'esistenza della trasmissione a casa di zie e nonni che avevano il tv color (noi non ancora). Mi piaceva molto il garbo di Corrado e la semplicità del gioco. Ho memoria di un successo effettivamente clamoroso, era un programma seguitissimo, se capitava di andare a pranzo in qualche ristorante o trattoria dotata di tv, era immancabilmente sintonizzata su canale 5 a quell'ora.
RispondiEliminaSai che neppure io all'inizio avevo la tv a colori? Ho un vaghissimo ricordo di quando seguivo "La casa nella prateria" e il televisore era ancora in bianco e nero! :) non riesco a ricostruire con chiarezza quando arrivò il tv color (ero piccolissimo!) ma credo avvenne dopo il restauro di casa... durante quel periodo eravamo andati a stare dalla zia, e lì credo ci fosse, come di sicuro c'era a casa dei nonni. I miei parenti tenevano la saturazione impostata AL MASSIMO, contribuendo non poco a farmi ricordare gli anni '80 come COLORATISSIMI :D
EliminaP.S.: parli di ristoranti e trattorie... a Venezia? Sono curioso :)
Io alle elementari quando tornavo a casa, per non perdermi il programma mangiavo a parte nella poltrona del salotto. :-P
RispondiEliminaIo invece l'unico televisore di casa posizionato in sala da pranzo... "Il pranzo è servito" era a tutti gli effetti parte del rito del pasto :)
EliminaAnch'io ho ricordi nitidi del programma solo a partire dalle elementari (1989-), quando cioé mi feci costruire la ruota... Prima ricordo solo la sigla, ma ti assicuro che bastava e avanzava per stimolarmi l'appetito :D
Eheh anche io ho un ricordo inerente il consommé, ma che effettivamente significa consumato, se non sbaglio^^
RispondiEliminaPerò il ricordo non è legato alla versione serale della trasmissione.
La merenda è servita mai visto nemmeno io... mente sì, a me metteva fame la sigla, per il supermercato^^
Moz-
Sì, significa proprio "consumato" :) ma quello che mi lasciava perplesso era come lo pronunciava mia nonna, aggiungendosi a "sanguice" (sandwich) e "burga" (hamburger) nella lunga lista di piatti maccheronici che mi proponeva :)
EliminaTra l'altro, noi adesso sorridiamo, ma se tra 30, 40 anni la prima lingua straniera sarà il CINESE, saremo noi ad essere derisi dai nostri nipoti per non saper pronunciare correttamente i vari termini...
Uno scenario distopico, non lo nego, ma che di questi tempi non è certo da escludere (vedi i paesi africani dove ai bimbi ormai insegnano il mandarino).
Ahaha, io penso che saranno i cinesini a dover imparare l'italiano, vedrai...
EliminaMoz-
cinesini a dover
RispondiEliminaComprendere il buon https://cineblog.tube/religioso/ cinema. L’autoisolamento è l’unica via d’uscita per coloro che non vogliono più rispettare le regole, soddisfare gli standard o seguire la decenza. Cos’altro resta da fare?“
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